Business plan: Esempio pratico e modelli

  • 22 Marzo 2020
  • WEB MARKETING

business plan idea imprenditoriale

Indice dei contenuti

Esempio di business plan pratico e come crearlo

Sei un libero professionista alle prime armi e potenziali finanziatori ti hanno chiesto di preparare un business plan ma non sai da che parte cominciare. Ti dico subito che è un documento centrale per tracciare la rotta della tua impresa e calamitare, appunto, l’interesse degli investitori. Inoltre secondo l’ analisi di Journal of Business Venturing , questa guida aumenta le possibilità di crescita aziendale del 30%.

Lo so, vorresti sapere come scrivere un esempio di business plan ma non farti prendere dal panico o dall’entusiasmo. O meglio, l’entusiasmo è alla base del successo ma la calma e la conoscenza sono essenziali per acquisire una visione d’insieme e sfruttare questo strumento. Perciò, procediamo con ordine e approfondiamo come realizzare un esempio di business plan efficace.

Che cos’è business plan

Quindi metti per un attimo da parte la voglia di avere sotto mano un modello di business plan pronto all’uso e chiariamo prima qual è la sua definizione. Il business plan è un documento che descrive le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Questo piano di lavoro mostra come l’idea di impresa possa trasformarsi in realtà concreta.

Per raggiungere questo risultato vengono raccolte informazioni, analisi e valutazioni. Con l’aiuto di differenti metodologie e discipline. Dalle strategie, al marketing fino all’accounting. Il documento poi viene diviso due sezioni:

  • Parte descrittiva: vengono indicati il progetto imprenditoriale, il settore in cui opera l’azienda, i prodotti, il mercato di riferimento, le risorse necessarie per avviare la partenza dell’attività e la fattibilità dell’idea considerando l’ambiente esterno e interno. Inoltre, sono spiegate strategie, obiettivi, la società e i soci.
  • Parte numerica: in questo spazio sono riportati i numeri che danno concretezza all’idea di business. Qui saranno contenute proiezioni economico-finanziarie del progetto imprenditoriale. Infine, verrà illustrata la situazione patrimoniale gli investimenti da fare e la stima della redditività.

Quanto dura un business plan?

Parte da 12 mesi successivi, pianificando in via generale i successivi tre anni.

A cosa serve un business plan?

Ora che hai compreso che cos’è un business plan, facciamo luce sul perché è importante il business plan: qual è la sua utilità? Questo documento di gestione e pianificazione è una guida da seguire.

È come un faro che illumina i punti di forza e debolezza dell’azienda e dell’idea di business. Serve per scoprire il mercato di riferimento e le sue caratteristiche. È utile per impostare la strategia d’impresa e a valutare le performance.

Ti permette di capire come si muovono i principali competitor. Ma, soprattutto, è un punto di contatto per vendere la tua idea alle banche. O a chi voglia investire nell’organizzazione e sia disposto a scommettere sulla tua idea. D’altro canto, il business plan comunica serietà, affidabilità e trasparenza. In una parola, questo documento rappresenta una garanzia.

Vantaggi di avere un business plan

Pensi che la banca ti concederebbe un finanziamento se decidessi di scrivere un business plan in cui incensi la tua idea con cifre irrealistiche, magari presagendo guadagni stellari? La risposta è no.

Gli istituti di credito devono potersi fidare e non si limiteranno ad ascoltare quanto sei sicuro del tuo successo. Vogliono dati precisi, veritieri e aderenti alla realtà. Insomma, desiderano essere sicuri che l’idea di business generi guadagno.

Ecco il business plan a cosa serve, ha una duplice funzione: la prima è quella di essere è un vademecum strutturato del progetto imprenditoriale. Ti permette di avere sotto controllo i obiettivi di business a medio e lungo termine, scegliere le priorità, fare ipotesi. Ma non solo.

Redigere un business plan ti aiuta anche a ricordare date, scadenze, operazioni da delegare, risultati raggiunti e da raggiungere. Sì, il business plan è utile perché non è un documento statico ma dinamico. Cambia in base a variabili esterne e interne all’azienda.

La seconda funzione del documento è quella di attirare investitori. Ma a una condizione: deve essere scritto bene, supportato da una solida analisi e deve riuscire ad anticipare le domande dei potenziali investitori.

Elementi del business plan

Adesso passiamo all’azione e vediamo come si fa un business plan efficace. Sul web ci sono molti modelli di business plan gratis o a pagamento. Il mio consiglio? Prova a realizzarne uno con le tue mani. Anche se ci sono esempi di business plan già fatti.

Il motivo? Solo tu conosci a fondo la tua azienda e le esigenze. E poi potrai dare al documento quel tocco di personalità che lo renderà apprezzato dai dipendenti e appetibile per i finanziatori. Gli elementi del business plan da inserire sono:

  • Executive summary.
  • Mission dell’azienda e l’idea di business.
  • Forma giuridica dell’impresa, la sua struttura organizzativa e il team.
  • Analisi del tuo mercato di riferimento e dei competitor.
  • Descrizione dei prodotti servizi.
  • Strategie commerciali e di marketing.
  • Piano operativo.
  • Piano finanziario.

Infine, all’esempio di business plan, ti consiglio di aggiungere anche il “no disclosure agreement”. Ovvero l’accordo di riservatezza.

Quale formato scegliere? Puoi realizzare un esempio di business plan su excel, Word o in PDF. Durante la stesura cerca di essere chiaro, semplice e snello. Un modo di scrivere prolisso stanca chi legge e potrebbe confondere.

Redigere un esempio di business plan

Ma andiamo al sodo e vediamo come creare un business plan di successo e semplice da capire. In pratica, un business plan for dummies direbbero americani e inglesi. Approfondiamo le sezioni che ti ho elencato in precedenza.

Indica come si struttura il business plan. Qui sono elencate le sezioni del documento e le pagine. Con l’indice garantisci una consultazione agile.

Executive summary

In un esempio di business plan vincente non manca mai l’executive summary una sorta di riassunto in cui vengono raccontati in breve i punti più importanti del documento e l’idea di impresa. Questa parte deve saper convincere e coinvolgere.

Il fine è attirare l’attenzione degli investitori che, di solito, leggono subito questa voce. Ti suggerisco di scrivere l’executive summary quando avrai finito di impostare il business plan, così avrai le idee più chiare. Soffermati, soprattutto, su mission, obiettivi di raggiungere e i risultati finanziari che prevedi di ottenere.

Mission dell’azienda e idea di impresa

In ogni modello di business plan ed esempio troverai quest’elemento. In questa sezione devi scrivere la storia dell’impresa, come si organizza, cosa offre, quali sono i settori in cui agisce, qual è il team imprenditoriale, i punti di forza rispetto ai competitor e gli obiettivi.

Per aiutarti dai una risposta a queste domande: Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo? Invece, l’idea di impresa è il cardine su cui si fonda l’azienda e corrisponde a un bisogno a cui sei chiamato a rispondere. Per descriverla in modo chiaro risolvi questi quesiti: cosa? A chi? Per quale motivo?

Forma giuridica dell’impresa, struttura e team

In questo campo devi evidenziare che tipo di impresa sei, se lavori da solo o in società.  Rientri nella seconda opzione? Nella realizzazione del business plan, specifica il ruolo di ciascun socio e i compiti che ognuno svolge. Il discorso è lo stesso per i collaboratori, anzi definisci anche il piano di assunzioni.

Analisi del mercato di riferimento e dei competitor

In questa parte devi dimostrare che il prodotto/servizio della tua azienda risponde alla domanda dei potenziali clienti. Ma non è tutto. In questo passaggio è bene evidenziare anche la concorrenza che offre prodotti o servizi simili ai tuoi.

Chiediti quali sono le realtà o i fattori che possono rappresentare un pericolo per l’impresa. Poi rifletti su come puoi fronteggiarli e quali sono i punti di debolezza che devi risolvere.

In ogni caso, in questa fase è meglio inserire:

  • Com’è il segmento di mercato.
  • Quali sono le leggi che ordinano il mercato.
  • Chi sono i competitor diretti e indiretti e come sono posizionati.
  • Le tendenze del settore e lo sviluppo della domanda.

Infine, evidenzia abitudini, gusti, comportamenti, provenienza geografica e sociale del target di riferimento. Per comprendere meglio chi sia il tuo potenziale acquirente puoi creare le buyer personas, un idealtipo del futuro compratore.

Descrizione del prodotto servizio

Quando decidi di fare un business plan per nuova attività, ma anche per un’organizzazione già consolidata, presta molta attenzione alla descrizione del prodotto/servizio. Sottolinea:

  • A quale domanda di mercato risponde.
  • Come è fatto (allega foto e materiale descrittivo).
  • A cosa serve.
  • Come può evolversi in futuro in base alle esigenze del target.

Poi metti in risalto gli aspetti che rendono il tuo prodotto/servizio unico rispetto agli altri offerti dalla concorrenza. Possono essere il prezzo, la qualità oppure il settore di utilizzo. Insomma, qui deve essere evidente la sua peculiarità, quel quid che spingerà i clienti a trovare il bene o il servizio irrinunciabile.

Strategie di marketing

In ogni esempio di business plan pratico viene dedicato ampio spazio alle strategie di marketing necessarie per attrarre potenziali clienti e importi, così, sul mercato. Quindi dovrai spiegare quali tecniche decidi di mettere in campo dal punto di vista: comunicativo e di promozione, come la realizzazione di un sito web o di eventuali campagne pubblicitarie , della scelta del prezzo, della distribuzione menzionando reti di vendita e accordi commerciali.

Senza dimenticare di effettuare una previsione delle vendite e del fatturato. Ed ecco che diventa necessario conoscere bene le caratteristiche del target perché devi elaborare strategie mirate e rivolte a un certo tipo di clientela che potrebbe essere interessata al tuo business.

Piano operativo

Il piano operativo di un business plan esplicita come e con quali risorse si vuole creare e sviluppare un prodotto. Senza dimenticare i processi che verranno coinvolti.

In questo spazio devi illustrare anche in che modo verrà svolta l’assistenza clienti.

Piano Finanziario

Un esempio di business plan efficace si vede dal modo in cui viene costruita questa sezione. Qui devi lasciar parlare le previsioni economico finanziarie che riguardano le performance dell’impresa. Dovrai delineare:

  • Piano del conto economico per i primi tre anni con le proiezioni dei costi fissi e variabili insieme ai ricavi previsti.
  • Le uscite finanziarie previste.
  • Da dove provengono i capitali e il loro impiego.

Accordo di riservatezza

Quando si decide di fare un esempio di business plan questo punto viene trascurato, sbagliando.

La ragione? Il “no disclosure agreement” tutela la privacy del progetto imprenditoriale, vietando la diffusione di notizie nel momento in cui viene proposto a collaboratori e finanziatori.

Questa è l’ultima delle sezioni del business plan. Qui puoi aggiungere i curriculum vitae del team, analisi di mercato, schede prodotto e preventivi.

Dove trovare modello di business plan?

Questi sono i principali consigli per scrivere un business plan per ogni tipo di attività. Dal business plan per start up a quello per ristorante. Ora voglio lasciarti alcuni modelli di business plan gratis che potrai scaricare o usare per prendere spunto così da creare il tuo documento.

  • Modello business plan per fotografo .
  • Modello business plan per idraulico .
  • Modello business plan per autorimessa .

In alternativa, puoi utilizzare software per creare modelli di business plan. Si tratta di tool gratuiti e a pagamento. Voglio suggerirtene tre:

  • SmartBusinessPlan .

Infine ti consiglio una libro su amazon molto ben fatto, sulla creazione passo passo di un business plan.

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Esempio business plan: le idee imprenditoriali

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Business plan: le idee imprenditoriali

Le idee imprenditoriali.

Le idee imprenditoriali o “ intenzioni strategiche ” indicano il disegno globale e il senso di marcia che l’impresa intende dare al suo comportamento futuro, proiettato nel lungo periodo. Questa parte del piano riflette un’esigenza di sintesi e di visione d’insieme . L’esplicitazione delle idee non richiede lunghe e dettagliate descrizioni, ma solo un breve flash (una o due pagine) idoneo a comunicare all’interno e/o all’esterno la direzione delle strategie future aziendali.

Il contenuto delle intenzioni strategiche è articolabile su tre livelli, con grado di concretezza crescente, che sono:

1. alcuni principi molto generali , riguardanti l’idea che l’azienda ha di sé stessa, proiettata in una prospettiva futura di lungo periodo, solitamente espressi in termini di:

  • missione (perché l’azienda esiste e opera e come vuole proporsi ai suoi clienti, ma anche agli altri stakeholders. È un modo per definire la sua identità );
  • visione (quali sono gli obiettivi di fondo dell’azienda, che ad esempio vuol collocarsi tra i primi dieci offerenti su un dato mercato; questi non vanno confusi con gli obiettivi di gestione, ad esempio un certo tasso di redditività);
  • valori (i principi e i modelli di comportamento a cui tutti i membri dell’organizzazione dovrebbero attenersi; al riguardo spesso si parla di “etica degli affari” e di “codice etico”);

2. i macro-indirizzi di fondo , attinenti a scelte come:

  • lo sviluppo,
  • l’integrazione
  • la diversificazione
  • l’internazionalizzazione
  • il turnaround;

3. le linee-guida di business vere e proprie , atte a concretizzare gli assunti di cui ai punti precedenti, e aventi per oggetto che cosa produrre – per chi – come . Il tutto caratterizzato da una precisa idea di vantaggio competitivo da perseguire. In altre parole:

  • quali segmenti di mercato servire?
  • con quale collocazione ed estensione geografica?
  • con quali canali distributivi?
  • con quali prodotti (beni o servizi)?
  • con quali tecnologie di produzione e di gestione dei processi?
  • con quale grado di integrazione verticale dei propri processi?
  • con quali logiche di organizzazione globale aziendale?
  • in che cosa tali scelte permettono di distinguere l’impresa dalla concorrenza e di avere un vantaggio competitivo ?

Qui di seguito riportiamo un esempio di idea imprenditoriale, limitata al suo aspetto più concreto, cioè il c) di cui sopra, riguardante l’impresa RIST , che opera nel business della ristorazione.

L’esplicitazione delle idee imprenditoriali richiede ovviamente opportune analisi strategiche , sia esterne che interne.

Le analisi esterne hanno per oggetto i mercati, sia di sbocco che di approvvigionamento, e più in generale l’ambiente di riferimento dell’impresa (economico, politico, sociale, tecnologico, giuridico). Le analisi di mercato spesso richiedono l’effettuazione di ricerche compiute da società specializzate.

Le analisi interne vertono principalmente su risorse e competenze dell’impresa e focalizzano molto l’attenzione sui processi di gestione (primari, di supporto, infrastrutturali).

È frequente che il business plan mostri una sintesi delle analisi esterne e interne, dalla quale risultano:

  • i punti di forza dell’impresa nei confronti dei concorrenti (Strengths – S)
  • i punti di debolezza di cui l’impresa soffre (Weaknesses – W)
  • le opportunità offerte da mercati e ambiente di riferimento (Opportunities – O)
  • le minacce che in tali contesti si devono affrontare (Threats – T)

SWOT analysis

La matrice SWOT è una fotografia che combina l’ attrattività di un certo settore (O-T) con il posizionamento strategico dell’impresa nel business e settore in questione (S-W) . Si tratta di un utile flash, da presentare a corredo e integrazione delle intenzioni strategiche. Essendo una foto, non può esprimere il modello di business da perseguire in futuro. Essa però mette a fuoco alcuni elementi utili per delineare in modo selettivo e mirato il business model futuro, ad esempio come rimuovere criticità rientranti nei punti di debolezza (W) .

Qui di seguito riportiamo un esempio di matrice SWOT, relativo alla media impresa COMP , produttrice di componenti per l’industria automobilistica, con unità produttive e commerciali in alcuni paesi europei ed extra-europei.

Matrice SWOT

Come è fatto un business plan

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Idee imprenditoriali

4    comments

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Scritto da Paolo

Ultimo aggiornamento il  09/03/2022 21:27

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Stai cercando delle idee di business innovative per metterti in proprio?

Idee imprenditoriali per avviare con successo la tua attività ?

Bene, lasciatelo dire…   sei nel posto giusto!

In questo articolo scoprirai 50 idee imprenditoriali che funzionano per davvero.

No, questa non è un’altra pubblicità per cercare di venderti un conto di trading online mascherata da articolo.

Qui trovi semplicemente una raccolta di alcune delle migliori idee di business e dei trend del momento che ti aiuterà certamente a trovare l’ispirazione giusta per avviare con successo la tua attività .

Se stai pensando anche tu di metterti in proprio, devi iniziare innanzitutto a capire cosa funzionerà nel mercato nei prossimi anni…

La ricerca di idee di business innovative è il miglior modo per poter costruire un progetto imprenditoriale che soddisfi la reale domanda di mercato.

Dico davvero, gli imprenditori non sono tutti dei geni…

Sai qual’è il segreto del successo della maggior parte degli imprenditori?

Spesso il segreto del loro successo è solo quello di aver saputo copiare idee di business già funzionanti e di averle sapute adattare alla propria situazione locale o ad una nicchia di mercato specifica.

Leggi questo articolo fino in fondo, scoprirai quali sono le migliori idee imprenditoriali innovative del momento!

Cosa troverai in questo articolo:

50 idee di business innovative per mettersi in proprio

Se anche tu non hai intenzione di arrenderti ad una vita insoddisfacente,  avviare un’attività e mettersi in proprio è sicuramente la strada migliore per avere libertà finanziaria e una vita indipendente.

Ma ti devo avvertire fin da subito! Una buona idea da sola non basta…

Diventare un imprenditore di successo è molto impegnativo e ci vuole tantissimo studio, determinazione e capacità.

Il successo della tua attività sarà determinato al 90% dalle strategie che sfrutterai per sviluppare il tuo progetto imprenditoriale.

StartFacile.com è stato pensato proprio per aiutarti a realizzare davvero la tua idea imprenditoriale!

Studiare il mercato e acquisire le competenze necessarie sono attività fondamentali per costruire e avviare un’attività di successo.

In questo sito troverai tutte le informazioni che ti servono nelle mie guide avanzate.

Segui queste strategie e sarai sicuramente in grado di trasformare in poco tempo la tua idea imprenditoriale in un’attività redditizia.

Se non vuoi perdere altro tempo, inizia adesso a dare una svolta alla tua vita!

Scarica subito il mio Report Gratuito e scopri i 7 Errori da Non Fare per Metterti in Proprio con Successo.

Ma ora torniamo a noi e alle migliori 50 idee di business innovative che puoi realizzare per metterti in proprio…

Nuove idee imprenditoriali 2021/2022

In questa guida scoprirai quali sono le migliori idee imprenditoriali del momento nei settori che stanno crescendo di più negli ultimi anni.

Queste sono state le migliori idee di business del 2021  e lo saranno anche sicuramente per tutto il 2022 e nei prossimi anni a venire…

Molte di queste idee di business sono frutto delle innovazioni tecnologiche e dei tempi che cambiano.

Molte altre sono nuove idee imprenditoriali dall’estero, la maggior parte di queste idee imprenditoriali americane di importazione.

Scoprirai anche quale attività aprire in tempo di crisi senza rischiare di fallire e quale negozio aprire per guadagnare per davvero!

La verità è che se vuoi diventare un imprenditore di successo non esiste crisi che tenga.

Sei tu che devi saper cogliere le giuste opportunità in qualsiasi momento e andamento dell’economia…

Buona lettura!

Idee imprenditoriali agricoltura, turismo, food e ristorazione

Se stai cercando un’idea imprenditoriale nel settore dell’intrattenimento e della ristorazione, questo è il paragrafo che fa per te.

Vedremo insieme quali sono i locali innovativi da aprire e analizzeremo le migliori idee imprenditoriali innovative nel turismo e nella ristorazione .

Approfondiremo anche alcune idee imprenditoriali agricole che stanno prendendo piede negli ultimi anni.

Idee imprenditoriali per giovani intraprendenti, per appassionati di food e per tutti coloro che vogliono sviluppare delle idee di impresa innovative.

Idee per mettersi in proprio e aprire un’attività in un settore che non conosce mai crisi, ma che richiede sempre di stare al passo coi tempi.

Ma ora vediamole subito insieme!

  • Aprire un’insalateria o una frullateria:  dopo hamburgerie, piadinerie, paninoteche, ora è il momento dell’insalata e della frutta. Vista la costante ricerca di cibo salutare degli ultimi periodi e la continua crescita di vegetariani e vegani, attività che propongono alimenti salutari come frullati di frutta e verdura fresca avranno sicuro successo in futuro.
  • Aprire un ristorante vegano o di specialità locali: sempre riprendendo il discorso dell’aumento costante dei convertiti al veganesimo nel nostro paese (si parla di una crescita del 3% all’anno), aprire un ristorante vegano, o vegano crudista, potrebbe essere sicuramente una mossa proficua sul lungo periodo. Anche la cucina tipica regionale sta avendo davvero grande successo negli ultimi anni. E’ il caso ad esempio di ArrosticiniDivini, il primo franchising che propone cucina tipica abruzzese in tutta Italia.
  • Aprire un bar  con intrattenimento: per offrire qualcosa di innovativo ai clienti, stanno nascendo diverse formule davvero intelligenti che uniscono al servizio classico del bar caffetteria, aree accessoriate e dedicate ai servizi più disparati, come cucito, lettura, telelavoro… Se il tuo sogno è quello di aprire un bar , quale migliore soluzione per promuoverlo, se non offrire la possibilità di svolgere delle attività interessanti e di creare una community all’interno del tuo locale?!
  • Fare il cuoco a domicilio:  un’idea di business che sta prendendo sempre più piede quella della cucina professionale a domicilio. Offrire un servizio on demand per una serata o un evento speciale, portando qualità e soprattutto piatti tipici regionali italiani o specialità di cucina etnica potrebbe essere una scelta vincente. Come trovare clienti? Promuovendosi online naturalmente…
  • Aprire un food truck e fare lo chef itinerante:  negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un vero e proprio boom delle attività di ristorazione itinerante, con un’offerta davvero eterogenea che comprende le proposte più classiche di paninoteche e piadinerie, fino alle cucine regionali e tipiche più disparate. Se vuoi saperne di più leggi l’articolo dedicato all’approfondimento su come aprire un chiosco ambulante.
  • Aprire una gelateria artigianale:  dopo l’ascesa di Grom, il mercato delle gelaterie non è stato più lo stesso! Ora tutti vogliono mangiare il gelato artigianale vero, buono e genuino. Aprire una gelateria artigianale è un’idea magari non proprio originale, ma che garantisce di certo indiscutibili guadagni se si sceglie la zona giusta e si offre un prodotto di qualità.
  • Aprire un’azienda agricola biologica: quello dell’agricoltura biologica è un mercato sempre in crescita dove inserirsi è ancora possibile e remunerativo. I prodotti biologici infatti sono sempre più richiesti e vengono venduti a prezzi più alti di quelli provenienti dall’agricoltura tradizionale. Se la tua passione è la natura e uno stile di vita sano, aprire un’azienda agricola potrebbe essere un’ottima idea. E’ anche possibile affiancare quest’attività a quella di un agriturismo, creando un ottimo connubio turismo eco-sostenibile e cucina biologica a km 0.
  • Aprire un Bed and Breakfast:  un’attività in continua crescita e che non richiede grossi investimenti iniziali e conoscenze. Soprattutto se hai a disposizione degli spazi inutilizzati e vivi in un area turistica particolarmente attrattiva, aprire un Bed and Breakfast ti consentirà di guadagnare bene ed avere anche un sacco di tempo libero. Non male no?
  • Aprire un negozio di vendita capsule di caffè: come sappiamo bene il caffè è qualcosa che non può mai mancare sulla tavola degli italiani. Negli ultimi anni poi c’è stato un vero e proprio boom del mercato del caffè in cialde per utilizzo domestico. TuttoCapsule ci ha visto lungo ed ha avviato una realtà leader nel mercato, che conta oltre 100 punti vendita e 1M di fatturato all’anno in crescita costante. Un’attività decisamente alla portata di tutti e che richiede anche un basso investimento iniziale.
  • Aprire un allevamento di lumache : tra le varie idee di business legate al mondo dell’agricoltura, l’elicicoltura è un’attività sconosciuta a molti, ma che in realtà offre grandi possibilità. E’ possibile avviarla anche con un investimento abbastanza contenuto ed eventualmente ampliare il business in un secondo momento. Aprire un allevamento di lumache consente di monetizzare in diversi modi, grazie agli innumerevoli utilizzi che hanno le lumache.

idee di business

Idee imprenditoriali sociale, fitness, salute e benessere

Un altro settore che sta letteralmente esplodendo negli ultimi anni è proprio quello legato a salute e benessere.

In questo paragrafo vedremo insieme le nuove idee di business che stanno prendendo piede e avranno successo nei prossimi anni.

Idee per nuove attività imprenditoriali e idee per lavorare in proprio come istruttore o istruttrice o proprietario di un centro.

Idee per attività che funzionano davvero e che ti permetteranno di avviare in poco tempo un’attività redditizia .

  • Fare business con gli integratori:  sono sempre di più le persone nel mondo che fanno soldi grazie alle proprie idee. Ad esempio in Francia è nato un’integratore che aiuta le persone a smaltire la sbornia più in fretta. Un’attività che ha permesso ai suoi inventori di commercializzarlo online con ottimi risultati, con buona pace dello scetticismo dei medici che bollano la soluzione come non dimostrabile.
  • Aprire un centro benessere o un centro massaggi:  come il veganesimo, anche il trend del benessere è in crescita esponenziale trainando un settore giovane e che vanta ottime previsioni per il futuro. Aprire un centro benessere con servizi come la grotta di sale o i massaggi olistici è un’idea che può produrre degli ottimi risultati. Puntare sulla qualità e la professionalità ti aiuterà a farti distinguere dai numerosi centri che già operano sul mercato.
  • Reiki, Yoga e discipline olistiche:  con sempre più persone alla ricerca della pace interiore e di una fuga dallo stress del lavoro e della società, le discipline orientali stanno acquisendo sempre più popolarità anche qui in Europa. Aprire un centro di meditazione e insegnare la pratica dello Yoga o di altre discipline olistiche, è il modo migliore per beneficiare quotidianamente dei suoi benefici e perchè no, guadagnare svolgendo un’attività piacevole e salutare.
  • Aprire una palestra di crossfit o arti marziali:  se aprire una palestra potrebbe essere un buon business, aprire un centro dedicato solamente ad attività a corpo libero come queste, lo è certamente ancora di più! Così come pilates, yoga e simili, stanno avendo grande successo soprattutto tra le donne, crossfit e arti marziali impazzano soprattutto tra i ragazzi. Il successo di queste idee di business è dovuto probabilmente al fatto di compiere attività di gruppo e ed eseguire lavori muscolari a corpo libero, più naturali del classico body building. In più per iniziare l’attività non servono grossi investimenti visto che non sono necessari attrezzi molto costosi come in una normale palestra… Ad esempio potresti iniziare subito a confrontare le offerte di MiFit palestre in franchising e di Fit&Go .
  • Aprire una ludoteca per bambini o un’asilo nido privato:  la richiesta di posti negli asili comunali è sempre elevata ma quasi sempre non sono sufficienti ed è per questo gli asili nido privati stanno crescendo sempre di più. Curare i bambini è la tua passione? Allora potresti seriamente pensare di aprire un asilo nido in casa o in una struttura dedicata, oppure anche una ludoteca per bambini per l’intrattenimento pomeridiano.
  • Diventare life coaching professionista:  la figura del coaching si è evoluta moltissimo negli ultimi anni, tanto da entrare di diritto tra le professioni innovative più richieste. Un life coach è un professionista che ha studiato e aiuta le persone a risolvere i loro problemi ed avere successo nella vita. Un lavoro che negli Stati Uniti ha avuto uno strepitoso successo e che qui in Italia sta prendendo piede solo adesso. Non vorrai di certo farti scappare quest’opportunità vero? Oggi puoi organizzare super facilmente tutte le tue sessioni di consulenza grazie a strumenti come MeetFox , Appointlet , SimplyBookMe e BookLikeABoss .
  • Assistenza ad anziani e disabili:  come risaputo la nostra società invecchia, e questo vuol dire che l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili sarà una delle attività più richieste in futuro. La ricerca di personale specializzato ed affidabile è sempre più difficile, per questo offrire un servizio organizzato e certificato sarebbe sinonimo di successo garantito. E’ un settore sempre in crescita e gli investimenti per iniziare non sono alti grazie all’ottima offerta in franchising del leader di mercato PrivataAssistenza .
  • Aprire un’agenzia per attività outdoor:  rafting, canoying, mtb, softair, percorsi avventura… Attività che hanno visto una crescita esponenziale negli ultimi anni e che continuano ad essere sempre più apprezzate. Per questo se sei un’appassionato di sport e attività all’aria aperta, aprire un’agenzia specializzata in uno di questi servizi vuol dire prendersi una fetta di un business attrattivo e in salute.
  • Aprire una parafarmacia :  in Italia è boom di parafarmacie! Un’attività che non richiede grandi investimenti e sdoganato la vendita dei prodotti da banco e degli integratori anche al di fuori delle storiche farmacie. Aprire una parafarmacia è sicuramente un’idea di business remunerativa e alla portata più o meno di tutti.
  • Massaggi a domicilio: negli USA è boom dei massaggi a domicilio, con numerosi servizi online che permettono di effettuare prenotazioni facilmente e ricevere massaggiatori qualificati per massaggi di qualsiasi tipo.

Idee imprenditoriali innovative per aprire un negozio originale

In questo paragrafo scopriremo insieme quali sono le migliori idee imprenditoriali innovative e vincenti in Italia.

Ma in realtà sono idee di business che potrebbero funzionare tranquillamente in qualsiasi parte del mondo!

Se vuoi sapere quale negozio aprire per guadagnare da qui ai prossimi anni, in questo paragrafo troverai le risposte che cerchi.

Attenzione però a non prendere la cosa troppo alla leggera…

Avere una buona idea non basta!

Fare impresa è una cosa seria e per questo devi assolutamente non sottovalutare l’avviamento della tua attività.

Se vuoi partire subito con il piede giusto, scarica ora questo Report Gratuito che ho preparato per te!

Vedremo insieme le migliori idee per aprire un negozio e idee per aprire un’attività redditizia nei settori dei servizi alla persona e delle nuove tecnologie.

  • Vendere prodotti per la casa: uno dei settori sempre verdi è sicuramente quello della vendita di prodotti per la casa. Pentole, suppellettili e prodotti di utilizzo quotidiano sono sempre utili e richiesti dal mercato. Per questo il franchising Kasanova ha visto un enorme successo negli ultimi anni e ha permesso a tantissime persone in tutta Italia di avviare la propria attività chiavi in mano e realizzare fatturati importanti.
  • Aprire un punto di raccolta rifiuti automatico:  in una società consumistica come quella occidentale, riciclare può essere un’arma vincente non solo per far del bene all’ambiente che ci circonda, ma anche per creare un business innovativo e vincente. La richiesta di materiale di riciclo è sempre più in aumento ma mancano le strutture adatte alla raccolta. Per questo investire in un raccogli rifiuti automatico potrebbe essere una buona idea per costruire con un investimento contenuto un business quasi interamente automatizzato.
  • Inventare un prodotto innovativo:  in Giappone quest’anno è nato il bonsai volante. In America un gruppo di ragazzi a raccolto quasi 2 milioni di dollari su kickstarter.com  per produrre l’ultimo modello di parka , ossia la giacca invernale definitiva, adatta a qualsiasi utilizzo e circostanza. E tu cosa aspetti a lanciare il tuo prodotto innovativo?
  • Avviare un’attività di spedizioni low cost: il business delle spedizioni low cost è in crescita esponenziale. Dopo la liberalizzazione del settore e la crescita esponenziale del commercio online in seguito alla recente pandemia, il settore delle spedizioni ha visto un boom senza precedenti, sia in Italia che nel resto del mondo. Se non sai da che parte iniziare, puoi semplicemente chiedere maggiori informazioni senza impegno a MailBoxes Etc , azienda globale leader indiscusso di questo settore da oltre 25 anni.
  • Aprire un’agenzia di investigazioni private:  tra separazioni in continuo aumento, fughe d’amore, spionaggio industriale e fughe di dati, il business delle investigazioni private è concreto e in crescita. Se pensi di avere la stoffa giusta potresti aprire la tua agenzia, serve un corso e una preparazione di base, ma soprattutto bisogna essere portati per fare questo mestiere. Che ne dici farà per te?
  • Personalizzare gli oggetti tecnologici:  nel mondo consumistico siamo sempre più pieni di oggetti di ogni tipo. Oggetti però sempre uguali e omologati. La personalizzazione di telefoni cellulari, pc e notebook è sempre più richiesta, tant’è che negli ultimi anni hanno aperto numerosi negozi e corner dedicati esclusivamente a questa attività, e alcuni ci hanno perfino inventato un franchising. Se sei affascinato da questo mondo, puoi chiedere subito maggiori informazioni senza impegno ad una azienda leader di questo settore come Kenovo .
  • Investire nel business delle due ruote:  bici pieghevoli per la città, scooter e biciclette elettriche. Il business delle due ruote sta vivendo un momento di crescita grazie a questa rivoluzione dei prodotti. Ora più comodi e funzionali, economici e adatti a tutti, i mezzi di trasporto a due ruote vedono dopo un periodo di crisi una rinascita promettente. Aprire un negozio di bici  elettriche o inventare lo scooter ecologico del futuro, ecco due idee di business vincenti che hanno già fatto il successo di molte aziende. E tu per cosa sei? Bici o scooter?
  • Autolavaggio di lusso a domicilio: dall’idea di un ragazzo londinese, nasce un’attività davvero incredibile. Chi ha un’auto di lusso infatti vuole soltanto le migliori cure per lei. Per questo un lavaggio a domicilio fatto a mano, curato nei minimi dettagli e con l’utilizzo dei migliori prodotti non può che essere la soluzione migliore. Ovviamente chi ha auto di lusso ha anche tanti soldi da spendere… Oggi poi grazie all’offerta di MisterLavaggio puoi avviare subito la tua attività in modo facile e veloce.
  • Riparare smartphone, tablet e oggetti tecnologici:  sebbene ci siano tantissimi cinesi che fanno riparazioni low cost di smartphone e tablet, molta gente non si fida e cerca soluzioni più affidabili e tecnologicamente affidabili. Tra l’ampia forbice di prezzo di una riparazione eseguita dalla casa madre e quella di un anonimo negozio di cinesi, c’è la possibilità di inserirsi a prezzi comunque abbordabili con un’assistenza qualificata e con la garanzia di avere alle spalle un brand leader del settore come Kenovo .
  • Avviare un’attività di riciclo componenti elettronici: forse non lo sapevi, ma esiste un vero e proprio mercato dei componenti elettronici usati. Difficili da smaltire e pericolosi per l’ambiente, i componenti elettronici usati possono trasformarsi in una fonte di guadagno assicurato se lavorati con le giuste tecniche per recuperare i materiali di pregio con cui sono costruiti e da cui si possono ricavare, ceramica, vetro e silicio. Un business redditizio ed eco-sostenibile.

Idee di business innovative e originali di successo

In questo paragrafo analizzeremo insieme alcune idee imprenditoriali originali di successo da cui puoi prendere spunto anche tu.

Nel prossimo paragrafo invece scopriremo alcune idee imprenditoriali originali per giovani e idee di business online…

Nuove idee per aprire un’attività di successo in diversi settori, idee per attività commerciali e per fare impresa.

Ma anche nuove idee di lavoro autonomo che puoi sviluppare anche da solo e con pochi soldi a disposizione.

  • Turismo religioso e di nicchia: il business del turismo religioso è un affare sorprendentemente enorme, che vanta più di 13 miliardi l’anno di fatturato! Potresti organizzare viaggi guidati verso i luoghi di culto e di pellegrinaggio più famosi o offrirti come guida turistica religiosa per i turisti provenienti dall’estero. In alternativa puoi strutturare un’agenzia viaggi specializzata in un settore di nicchia. Per iniziare puoi utilizzare servizi come SkyScanner o Kayak per ricercare e prenotare comodamente voli e hotel.
  • Aprire un’agenzia SoloAffitti : negli ultimi anni il settore degli affitti è cresciuto a dismisura e con esso il business delle agenzie immobiliari dedicate esclusivamente a questa nicchia di mercato. Specialmente nelle grandi città come Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, etc… Ogni anno avvengono centinaia di migliaia di contratti di affitto. Se vuoi entrare in un mercato florido con un’attività chiavi in mano pronta a partire, puoi consultare l’offerta delle agenzie in franchising SoloAffitti .
  • Aprire un coworking :  la formula dell’ufficio in condivisione ha preso molto piede negli ultimi anni. Infatti si tratta di una soluzione intelligente per sfruttare spazi inutilizzati ed offrire un luogo per lavorare a giovani imprenditori e freelancer, già attrezzato e pronto all’uso. Un trend in crescita che non accenna ad arrestarsi, che evidenzia come aprire un coworking sia un’idea di business assolutamente vincente.
  • Lanciarsi nel business dell’oro blu:  il mercato dell’acqua potabile è un settore miliardario, che vede l’Italia tra i primi consumatori al mondo di acqua in bottiglia. Per questo negli ultimi anni sono fiorite numerose aziende che offrono servizi di depurazione d’acqua domestica, o installano le casette dell’acqua vendendola a pochi centesimi a bottiglia, ma realizzando alla fine del mese grossi guadagni. Data l’altissima concorrenza nel settore, il marketing qui giocherà un ruolo fondamentale, a partire dal brand. Su TopBrandsForSale.com puoi trovare alcuni interessanti domini in vendita.
  • Vestiti personalizzati e su misura:  in un epoca dove la moda è ormai standardizzata dai grossi brand, offrire abbigliamento originale e su misura è sicuramente un’attività che può risultare vincente andando controcorrente. Dalle t-shirt personalizzate, alle camice e gli abiti su misura, magari completati dalle iniziali dell’acquirente. C’è anche chi si è messo a fabbricare scarpe e giubbotti in pelle su misura online. Per farlo puoi avviare con pochi soldi un e-commerce con Shopify e creare i tuoi prodotti personalizzati da vendere tramite servizi con Printify e Printful .
  • Insegnare inglese ai bambini:  ormai tutti i genitori di buon senso sanno perfettamente quanto la conoscenza delle lingue sia diventata fondamentale. Per questo specializzarsi nell’insegnamento della lingua inglese per bambini è un’attività che va in contro ad una domanda di mercato crescente e consente di guadagnare cifre che vanno dai 10€ ai 30€ per alunno all’ora. Con Itaki puoi iniziare immediatamente a dare lezioni di lingua in tutto il mondo e crearti un vero e proprio lavoro o una rendita aggiuntiva.
  • Aprire un’attività in franchising:  negli ultimi 10 anni, il settore delle attività in franchising è letteralmente esploso, dando vita a numerosi network di successo in praticamente qualsiasi settore di attività. Aprire in franchising vuol dire investire in un business chiavi in mano, con la certezza di ricevere un supporto determinante nello sviluppo e nella gestione dell’attività. In questo articolo infatti puoi trovare diverse idee di business in franchising interessanti. Un’opportunità in forte crescita che puoi valutare nel settore dell’edilizia è anche EdilizaAcrobatica.
  • Guadagnare con i distributori automatici:  investire nel business della distribuzione automatica è un modo per avviare un’attività in gran parte automatizzata e che negli ultimi anni è cresciuta parecchio. I prezzi più contenuti e un’orario di apertura 24h/24h consentono infatti di soddisfare una domanda di mercato che i negozi tradizionali non riescono a soddisfare.
  • Fare soldi con le aste immobiliari:  complice la crisi economica ogni anno numerosi abitazioni finiscono all’asta a prezzi stracciati. Se disponi di un minimo capitale da investire, fare soldi con le aste immobiliari può essere sicuramente un’idea di business interessante da perseguire. Per evitare brutte sorprese è però fondamentale conoscere i meccanismi delle aste immobiliari e informarsi accuratamente di volta in volta su ogni singolo immobile che si intende acquistare.
  • Reinventare le case grazie all’ home re-looking :  nasce negli Stati Uniti, l’attività dell’home relooker, ossia l’esperto di rinnovamento di interni che aiuta chi vuole sistemare casa, anche e soprattutto in vista di una vendita, per aumentarne il valore e accelerarne le tempistiche. Se la tua passione è il design e l’organizzazione degli spazi, questo potrebbe essere il lavoro che fa al caso tuo.

Idee imprenditoriali online per giovani

Eccoci arrivati all’ultimo paragrafo di questa guida.

Spero che tu abbia trovato delle idee per nuove attività interessanti che ti aiuteranno a realizzare il tuo sogno.

In questo ultimo paragrafo vedremo alcune idee di business originali adatte soprattutto ai giovani e a chi vuole lavorare su internet.

Idee imprenditoriali innovative e meno innovative ma che funzionano sempre bene soprattutto se sei alla ricerca di idee di business online .

Queste sono le migliori idee di business originali a basso costo che puoi sviluppare anche da solo.

Attività perfette da aprire in tempo di crisi o se vuoi nuove idee di lavoro autonomo per metterti in proprio con pochi soldi.

  • Aprire un canale Youtube: il web si sa a dato vita a numerosi business innovativi. Youtube ha fatto la fortuna di moltissime persone negli ultimi anni. E’ un mercato innovativo e con ottime prospettive di crescita. Ormai infatti grazie alle connessioni veloci è possibile praticamente per chiunque usufruire dei contenuti video online. Youtube sta pian piano sostituendo il monopolio della vecchia TV. Sei pronto ad aprire il tuo canale Youtube e conquistare la tua fetta di questo nuovo mercato?
  • Avviare un’attività di servizi di traduzione:  con un mondo che diventa ogni giorno sempre più globalizzato, i servizi di traduzione sono sempre più richiesti. Se le lingue sono la tua passione e hai le giuste conoscenze potresti buttarti sui servizi di traduzione e aiutare così imprenditori esteri e immigrati in cerca di risposte, nella loro lingua. Con Italki oggi puoi sia imparare che insegnare lingue a persone in tutto il mondo! Un modo davvero semplice per guadagnare da casa semplicemente insegnando una lingua che già conosci.
  • Vendere t-shirt online:  un business evergreen che regala ancora oggi tante soddisfazioni ai giovani fortunati che si lanciano nel settore con idee innovative e di qualità. Per la serie, se indovini il concept e fai centro puoi farci davvero tanti soldi! E mal che vada puoi dire di averci provato e intanto hai arrotondato un po lo stipendio o ti sei pagato gli studi… Oggi è semplicissimo creare un’attività online di vendita T-Shirt. Puoi farlo semplicemente creando un-ecommerce con Shopify e sfruttando un servizio di stampa online come Printify o Printful .
  • Diventare freelancer online:  le attività che puoi svolgere come freelance online sono tantissime e c’è un mercato internazionale sempre in crescita che consente di guadagnare cifre anche molto elevate, lavorando in totale autonomia e con la massima libertà di spostamento! Un vero e proprio sogno per chi ama viaggiare e organizzare il proprio tempo libero come meglio crede. Questa è anche l’attività più praticata dai cosiddetti nomadi digitali , ragazzi e ragazze di tutto il mondo che vivono viaggiando e lavorando come freelance da ogni parte del mondo. Per realizzare il tuo sogno puoi sfruttare servizi come Fiverr.com , il marketplace leader nel mondo per la compravendita di servizi professionali come grafica, servizi di marketing, developer, etc.
  • Lanciarsi nel business dell’artigianato 2.0:  oggi dare sfogo alla tua creatività e mantenerti realmente è possibile. Anelli, collane, borse in pelle, oggetti utili o di arredamento per la casa. Se hai sempre voluto cimentarti nella produzione di oggetti particolari, oggi il web ti consente anche di promuoverti online e di farci dei soldi. Dai sfogo alla tua creatività, impara come creare un negozio online e inizia subito a vendere i tuoi prodotti! Si può chiedere di meglio che guadagnare grazie alla propria creatività?
  • Aprire un blog di nicchia:  l’era del blogging è finalmente arrivata, e da tempo è ormai una realtà.. Guadagnare online con un blog è davvero possibile, se sai come farlo! Se hai una passione in particolare e ti piace scrivere, allora quest’idea imprenditoriale fa decisamente al caso tuo. D’altronde cosa chiedere di meglio, se non potersi mantenere condividendo con gli altri le proprie passioni?
  • Vendere corsi online:  il business dell’istruzione è uno dei più ricchi al mondo. Non per altro esistono migliaia di persone in tutto il mondo che ci hanno costruito una vera e propria attività, creando siti online ad hoc per promuovere i propri corsi a pagamento. Oggi in realtà è tutto molto più semplice. Infatti grazie a servizi ad hoc come Teachable , Podia e Thinkific puoi creare e vendere il tuo corso online in modo facile e veloce. Se ritieni di avere qualsiasi competenza che qualcuno potrebbe voler imparare, questo è il momento giusto per farlo!
  • Realizzare una guida online di una città turistica:  il turismo mondiale si muove sempre di più online. Non c’è alcun dubbio infatti che sempre più persone ogni anno cerchino su internet le informazioni sui luoghi che intendono visitare. Realizzare una guida turistica online ti permetterà di avere traffico da monetizzare vendendo spazi pubblicitari alle attività della zona legate al turismo.
  • Aprire un e-commerce specializzato:  tra i mille modi per guadagnare sul web, aprire un negozio online è sicuramente una tra le idee di business più efficaci. Scegli la tua nicchia, trova uno o più prodotti particolari, metti il tutto online con Shopify, condisci il tutto con un po’ di ottimo web marketing… e il gioco è fatto! Se vuoi approfondire ti consiglio la lettura di come aprire un negozio online .
  • Sviluppa la tua idea imprenditoriale: il modo migliore per sviluppare un business di successo è quello di inventare qualcosa che ancora non esiste e risponde ad un bisogno reale delle persone. Hai un’idea di business vincente? Sviluppala! Non c’è mai stato momento migliore per farlo se non in questi ultimi anni. Grazie al web e alle tecnologie, chiunque abbia un’idea imprenditoriale vincente e le conoscenze giuste, oggi ha finalmente la possibilità di guadagnare dalle proprie idee. Se invece sei ancora alla ricerca di altre idee imprenditoriali super interessanti, scarica subito il mio Ebook 101 Smart Business Ideas !

Bene, siamo arrivati alla fine di questo articolo…

Spero davvero che tu abbia trovato idee imprenditoriali interessanti o almeno qualche spunto utile per trovare la tua idea di business.

Ora ho io qualche piccola domanda per te…

  • Che tipo di attività vorresti avviare?
  • Qual è la tua idea di business e come intendi svilupparla?

Se vuoi avviare un’attività o metterti in proprio, devi assolutamente trovare subito la tua idea di business innovativa…

Il futuro è dietro l’angolo e soltanto tu sei responsabile per quello che ti riserverà il domani.

Se vuoi veramente dare una svolta alla tua vita, il modo migliore è senza dubbio avviare un business di successo!

Ma ora dipende tutto da te…

Se non vuoi rischiare di buttare i tuoi soldi in un progetto fallimentare, devi assolutamente fare un piano strategico per il tuo business.

L’importante è focalizzarsi su nuove idee di lavoro, attività commerciali che funzionano, prodotti innovativi e adattarli alla tua realtà locale.

Coltiva le tue passioni, credi nelle tue idee e raggiungerai i tuoi obiettivi!

Buona fortuna 🙂

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A proposito dell'autore

Dopo aver conseguito la laurea in Marketing e Comunicazione Aziendale ho avviato diverse attività in vari settori. Esperto in organizzazione eventi, digital marketing, brand positioning, digital trasformation, lead generation, PPC Google Ads, landing pages design, conversion rate optimization, UX & UI, growth hacking e marketing automation. Ogni giorno aiuto imprenditori a trovare nuovi clienti, aumentare le vendite e il fatturato delle proprie aziende.

Vedere il banner del tuo ebook e leggere qual’è invece di qual è mi ha già fatto capire che c’è qualcosa che non va. Se prima di scrivere avessi anche letto dei libri, forse sarebbe stato meglio.

Caro Nicola, voglio tranquillizzarti: di libri ne ho letti e anche parecchi. Anche dopo aver conseguito la Laurea non mi sono mai fermato e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo per il mio lavoro. Nel frattempo però ho anche imparato ad essere umile e a non criticare gli altri se non c’è un valido motivo. Su questo sito ci sono decine e decine di articoli, quasi tutti di oltre 5000 parole… sfido chiunque a non commettere ogni tanto un errore o una svista! Per fortuna c’è qualcuno che apprezza ancora chi lavora con passione e serietà e posso garantirti che ho ricevuto sinceri complimenti per il mio Ebook da centinaia di persone che lo hanno acquistato, tra cui imprenditori affermati, consulenti e ingegneri gestionali.

Articolo molto interessante con tante idee. Su questo sito ho sempre trovato ottimi articoli, esaustivi ed utili sia per chi cerca solo un po’ di ispirazione sia per chi vuole informazioni più tecniche riguardo i costi ed i requisiti per mettersi in proprio.

Grazie mille Angelica! In bocca al lupo per i tuoi progetti 🙂

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Idea di business: come si sviluppa e perché è fondamentale per la tua startup

Idea di business: come si sviluppa e perché è fondamentale per la tua startup

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Contenuti dell'articolo

Idea di business: definizione

Cosa si intende per business idea ? Secondo l’economista Richard Normann un’ idea di business non è altro che un un sistema di coerenze che consentono all’impresa di dominare una nicchia di mercato e di sviluppare azioni concrete. 

In questo articolo ti spiegherò come sviluppare un’idea di business , quanto conta l’idea per l’attività imprenditoriale, come proteggere legalmente la tua business idea e ti esporrò alcuni esempi di idee innovative a basso costo .

Come sviluppare un’idea di business?

Per sviluppare e realizzare un’ idea di business di successo ti consiglio di seguire un iter ben preciso.

  • Osserva e valuta : per prima cosa dovrai definire le tue buyer personas , effettuare un’analisi del mercato di riferimento e differenziare il prodotto/servizio che offrirai in base a delle variabili prese in considerazione. Tieni sempre conto delle performance, del prezzo e delle funzionalità, così da adeguarti al target di clienti e definire al meglio la tua idea di business.
  • Studia la concorrenza : dovrai individuare e studiare i tuoi competitor , nonché valutare la domanda del settore dal punto di vista geografico. Per questo puoi fare riferimento alla Camera di Commercio o ad un report dell’ISTAT.
  • Rivolgiti a dei mentor : se necessario chiedi aiuto a dei professionisti per la creazione di una startup e che ti affianchino nel creare un business plan . Ricevere una consulenza mirata ti consentirà di pianificare ogni aspetto della tua idea in maniera più veloce.
  • Poni degli obiettivi : devi sempre avere degli obiettivi precisi e realistici . Analizza in maniera dettagliata la domanda del settore anche a livello internazionale e cerca di capire di cosa hanno veramente bisogno le tue buyer personas.
  • Assumi del personale : avere dei dipendenti e colleghi competenti è fondamentale. Nel caso in cui tu non abbia i fondi necessari potresti valutare di rivolgerti ad investitori pubblici o privati.

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Quanto conta l’idea in un’attività imprenditoriale?

Se prendiamo come esempio start up e aziende che hanno avuto successo, spesso non sono riusciti ad ottenerlo per un’ idea di business eccezionale, ma per ciò che è venuto dopo l’idea. Occorre creare un modello di business e poi un business plan che funzioni da test per capire se è fattibile avviare un’attività basata sulla tua idea. Sarà sempre il mercato di riferimento, quindi, il cliente a stabilire se la tua business idea è geniale o meno.

business-idea

Free image from Pixabay

Come proteggere legalmente una business idea?

Nel momento in cui hai chiaro in mente qual è la tua idea di business devi assolutamente proteggerla legalmente. La tua idea deve necessariamente essere protetta da un brevetto se vuoi evitare situazioni spiacevoli per la tua startup o azienda. Tramite il brevetto viene riconosciuta all’inventore la possibilità di usufruire della propria idea in maniera del tutto esclusiva. Se qualcuno cercherà di copiarla andrà incontro ad un illecito, quindi, sarà perseguibile legalmente. Per proteggere la tua idea puoi recarti presso le Camere di Commercio e UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), dove potrai effettuare la registrazione del tuo brevetto o marchio . Dopo averlo depositato dovrai attendere 9 mesi per sapere se è stato approvato o meno. Inoltre, avrai a disposizione un anno di tempo per decidere di depositarlo anche in altri paesi. 

Tutelare un sito web

Nel caso di un sito web, oltre all’ acquisto del dominio ti consiglio di registrare il nome del sito o del brand all’UIBM . In questo modo avrai il diritto esclusivo sull’utilizzo del marchio registrato, che ha una durata di 10 anni e, decorsi questi ultimi, si può rinnovare per altri 10 e così via. 

Brevettare un’app

Se hai la necessità di brevettare un’applicazione ci sono due tipi di protezione:

  • il brevetto software : questo tipo di brevetto va bene solo se l’app genera o risolve un problema tecnico ;
  • il diritto d’autore : per ottenere questo brevetto dovrai rivolgerti alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e depositare il codice sorgente dell’applicazione. In questo modo otterrai la protezione per il codice di programmazione usato in termini di copyright . 

Quali sono i migliori settori per creare una startup?

Se sei intenzionato ad avviare una nuova attività e applicare una business idea , ti suggerisco di prendere in considerazione determinati settori e creare una startup . Secondo i trend attuali i migliori settori per creare una startup sono i seguenti:

  • fintech : il settore finanziario, quindi, le startup fintech sono in grado di offrire servizi innovativi e competere con i giganti del settore bancario. Con la direttiva europea PSD2 è diventato indispensabile per le banche fare Fintegration, cioè collaborare con le startup fintech . Proprio per questo motivo il settore finanziario è una valida scelta per creare una startup;
  • healthtech : l’utilizzo delle innovazioni tecnologiche per scopi sanitari sta diventando sempre più frequente, attirando un alto numero di investimenti di venture capital . Le startup healthtech in pratica sono diventate fondamentali per lo sviluppo di prodotti e servizi per l’ innovazione della sanità e delle aziende farmaceutiche;
  • sustainability : negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza dei problemi legati all’ambiente e all’inquinamento. Per questo motivo sono nate molte startup con idee di successo legate all’economia circolare, alla sostenibilità sociale, alle energie rinnovabili e molto altro;
  • cybersecurity : le minacce informatiche sono in costante aumento, motivo per cui c’è una maggiore necessità di tenere in sicurezza le piattaforme online. La sicurezza informatica aiuta a combattere i tentativi di frode e il riciclaggio di denaro. Spesso piattaforme di servizi di pagamento e di servizi finanziari necessitano di un servizio di cybersecurity e si rivolgono a startup esperte nel settore;
  • artificial intelligence : l’evoluzione tecnologica e l’utilizzo dei big data , hanno portato a rendere indispensabile l’ intelligenza artificiale , come anche il machine learning , nella maggior parte dei business. L’artificial intelligence è richiesta oramai in svariati ambiti, dalla logistica alla domotica, dall’advertising alla sicurezza, come anche nella robotica.

business-idea-startup

Differenza tra Business Idea, Model e Plan

Molto spesso viene fatta confusione tra Business Idea, Model e Plan , ma bisogna sempre tenere a mente che sono tre cose diverse strettamente collegate tra di loro. 

  • Idea di business : la definizione di una business idea già l’abbiamo vista all’inizio e concerne le caratteristiche dell’idea stessa, tra cui fattibilità, redditività, sostenibilità, vendibilità e competitività. 
  • Business Model : in questo caso stiamo parlando di un modello il cui scopo è determinare il modo in cui funziona la tua azienda e come può creare valore per azionisti e clienti. 
  • Business Plan : quando parliamo di business plan, ci riferiamo ad un documento che illustra in modo qualitativo e quantitativo gli obiettivi futuri della tua azienda e le azioni da intraprendere per raggiungere tali obiettivi. 

Spero che questo articolo ti abbia dato tutte le informazioni necessarie su come sviluppare un’idea di business , quanto conta l’idea per l’attività imprenditoriale, come proteggere legalmente la tua business idea e ti esporrò alcuni esempi di idee innovative di business . Per qualsiasi dubbio o domanda, o se vuoi che realizziamo un articolo su uno specifico argomento, non esitare a contattarci!

articolo by Miriana Piccari

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BUSINESS PLAN ESEMPIO E GUIDA ESSENZIALE

Daniel de Mari

Daniel de Mari

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare. Fondo un'azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima. Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

business plan

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In questa guida parliamo di business plan e ti forniamo un utile business plan esempio ,  che potrai modificare ed adattare alle tue esigenze.

Chi dirige un’impresa sa sicuramente l’importanza del Business Plan, sia a livello di gestione dell’azienda stessa, sia nel momento in cui si cercano finanziamenti.

Si tratta di un documento essenziale soprattutto per la fase iniziale.

In definitiva, il Business Plan è una serie di previsioni che ci aiutano a visualizzare meglio quello che verrà, prima ancora di aver investito anche solo un centesimo nel business vero e proprio. Il suo pregio principale è quello che ci obbliga a pensare e pianificare appunto.

Questo articolo intende essere una guida al Business Plan, semplice e intuitiva ma essenziale.

Abbiamo pensato di inserire anche un business plan esempio che puoi scaricare alla fine dell’articolo, in modo che i concetti generali trovino un riscontro nella messa in pratica.

COS’È UN BUSINESS PLAN E A COSA SERVE?

Il Business Plan è un documento redatto a fini di valutare la convenienza economica di un nuovo progetto imprenditoriale.

Si rivela indispensabile per capire se è conveniente o meno avviarlo.

Ovviamente questo piano d’azione non è obbligatorio, ma consigliato.

Riassume le caratteristiche ed i contenuti del nuovo progetto imprenditoriale e questo può essere una nuova impresa o un nuovo servizio.

Questo documento è diviso in tre parti, tutte essenziali:

PARTE 1. LA SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

In questa fase si racchiudono tutte le informazioni sui soggetti e motivazioni che hanno indotto ad avviare un’attività. Oltre a informazioni sulla forma giuridica , sulla mission e a proposito della vision aziendale. È indispensabile indicare il tipo di prodotto da fornire, la localizzazione, organizzazione e tipo di servizio da offrire.

PARTE 2: ESPOSIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

Nella seconda fase comincia la descrizione dettagliata del progetto e dei motivi di validità obiettivi.

Oltre a tempi di realizzazione, strategie da attuare e fattori critici di successo.

Si redige quindi una parte fondamentale, il Marketing Plan. Comprende lo studio della situazione di partenza ed analisi SWOT, divisione tra i consumatori (target), modalità di commercializzazione, strategie di marketing. Oltre a studio della concorrenza, marketing mix e analisi degli scostamenti.

PARTE 3: VALUTAZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

Nella terza ed ultima fase si valuta il progetto sotto l’aspetto economico, finanziario e patrimoniale.

Si includono piano degli investimenti, piano finanziario e il bilancio di previsione.

Il documento si chiude con la valutazione del progetto e con il calcolo degli indici di bilancio, per determinare la convenienza economica e il rendimento atteso.

Bisogna anche precisare, però, che il Business Plan, non è assolutamente un documento statico.

Dopo averlo redatto, non si lascia in mezzo alle altre documentazioni e non viene più consultato, anzi. Il Business Plan deve essere rielaborato, corretto, in modo da garantire un’efficacia maggiore.

Nel Business Plan Esempio che trovi a fine pagina trovi anche delle pratiche istruzioni per compilare tutte e tre queste parti.

QUANDO E PERCHÉ REDIGERE UN BUSINESS PLAN

Oltre che in fase di inizio di un’attività, scrivere un business plan è importante anche nel resto delle fasi della vita di un’azienda (come l’espansione, l’acquisizione o fusione d’impresa).

Ma ciò che dovrebbe apparire ben chiaro è che l’analisi delle dinamiche aziendali a medio e lungo periodo è fondamentale per assicurare all’azienda stabilità.

E che è altrettanto necessario monitorare le eventuali criticità e agire in tempo per correggerle.

Partiamo dal presupposto che, nelle realtà imprenditoriali di maggiori dimensioni, esistono figure manageriali che controllano puntualmente l’andamento dell’attività.

Nelle imprese di piccole dimensioni, quindi il business plan assume un ruolo molto importante.

Prima di mettersi a lavoro e iniziare a redigere un Business Plan, l’imprenditore dovrebbe essere in grado di rispondere con assoluta certezza a una lunga serie di quesiti.

E, soprattutto, alla base di un’idea imprenditoriale di successo dovrebbe esserci sempre una vera e propria passione.

Perciò, il primo quesito a cui bisognerebbe rispondere, è: “L’idea che voglio realizzare mi appassiona realmente o nasce da suggestioni esterne?”

Sarebbe il caso di partire dal presupposto che la vita di un imprenditore è fatta sì di successi ma anche di grandi sacrifici e tanta dedizione.

Se alla base dell’idea vi è una grande passione, due domande da porsi saranno: “ho le competenze necessarie per realizzarla?” Ma anche: “sono in grado di costruire un team di professionisti che possano aiutarmi?”.

COME CREARE UN BUSINESS PLAN?

Per riuscire ad avere un buon Business Plan, un elemento fondamentale è l’Executive Summary che dovrà riuscire a cogliere l’interesse di un potenziale investitore.

Nel business plan esempio abbiamo inserito i dettagli necessari per realizzare l’Executive Summary ideale.

Introduce il progetto aziendale con lo scopo di definire i principali scopi da realizzare. In questa fase ciò che conta di più è essere chiari, diretti e convincenti.

GLI OBIETTIVI

L’Executive Summary dovrà riuscire quindi a soddisfare determinati obiettivi:

  • Chiarire i fondamenti del piano. Riuscire a trasmettere al potenziale cliente ciò che sono le basi dell’azienda, i prodotti e i servizi che si offrono, in maniera pratica.
  • Spiegare qual è l’andamento del mercato in cui si trova l’attività. Far capire quali sono le variazioni e perché questi cambiamenti sono avvenuti. Soprattutto se ci collochiamo in un mercato solitamente statico, il cliente ha bisogno di essere rassicurato.
  • Non si deve ricorrere a strategie pubblicitarie, il Business Plan non deve essere uno slogan. A volte essere troppo “appariscenti” può essere una nota negativa, bisogna far capire che si hanno i piedi per terra e si punta ad ottenere veri obiettivi.
  • Essere sintetici, ma ad effetto, non puntare sulla qualità ma sulla quantità. Ciò che noi consigliamo è di stare in una lunghezza tra le 30 e 50 cartelle, in base alla complessità dell’impresa con cui si ha a che fare.
  • Ricordarsi che la prima impressione è quella che conta. Basarsi sempre su ciò che effettivamente si ha ottenuto, essere puntuali, usare una scrittura chiara e corretta. D’altronde si sa: le persone sono altamente influenzate dal primo impatto e dalle proprie sensazioni.
  • Se si vede citare fonti esterne alla propria attività, bisogna fare attenzione. Sicuramente fare leva su delle fonti non interne è una scelta non conveniente, a meno che non si abbiamo fonti certe, reali su cui appoggiarsi. Prima di esporle, è il caso di studiare bene la loro concretezza. Può essere un punto a favore se sono ben utilizzate, ma possono essere anche decisive se non sfruttate bene.

COME FARE UN BUSINESS PLAN: LA DESCRIZIONE DELL’IMPRESA

In questa fase, si entra nel cuore del Business Plan.

Prendi il Business Plan Esempio e comincia a descrivere la natura dell’impresa, descrivendone i principi e le caratteristiche fondamentali.

Una di queste, è la mission aziendale. Solitamente si esprime tramite un mission statement che esprime a parole, in maniera chiara e sintetica, l’identità aziendale per poterla comunicare efficacemente.

La missione aziendale è rappresentata da due idee, ideologia core e orientamento strategico di fondo.

L’ideologia core definisce in cosa crede un’impresa e perché esiste. Il concetto invece di orientamento strategico di fondo è più ampio, infatti si analizza il perché, il come e il dove dell’attività.

Dopo aver illustrato la mission aziendale, si passa quindi a descrivere gli obiettivi di breve, medio e lungo termine.

E si conclude poi con l’analisi SWOT (SWOT è l’acronimo di quattro parole inglesi Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Treats (Forze, debolezze, opportunità, minacce).

Questa analisi indica la metodologia più diffusa per la formulazione della strategia. E consente di esaminare la posizione competitiva dell’impresa e valutare le opzioni strategiche disponibili.

A questo punto si può decidere se inserire anche il tipo di società, i cambiamenti avvenuti durante gli anni, la propria forma giuridica, chi investe già nell’impresa, il proprio organigramma.

Ma, soprattutto, deve emergere il mercato in cui ci siamo collocati, quali sono le strategie al suo interno e qual è il target di riferimento.

Ci sono alcune domande fondamentali da porsi arrivati a questo punto: quali sono gli obiettivi della società? In quale settore ci collochiamo?

Quali sono i punti di forza o di debolezza? Quali i fattori che ci consentono di arrivare agli obiettivi prefissati?

ILLUSTRAZIONE DEI PRODOTTI E SERVIZI

Questa fase riguarda ciò che l’impresa offre, cioè i prodotti e/o i servizi.

C’è da precisare se questi prodotti e/o servizi sono già nel mercato, se sono già commercializzati.

Oppure se saranno presto immessi nel mercato ed indicare una data o se i prodotti sono ancora in elaborazione.

Bisogna anche definire il marchio del prodotto o servizio, poiché esso può portare un gran vantaggio nel mercato.

Prendi il business plan esempio e specifica quanto segue (su prodotti e servizi in vendita nel breve periodo):

  • Caratteristiche fisiche del prodotto , allegare opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie potrebbe essere d’aiuto.
  • Finalità: far capire a cosa serve nello specifico, a cosa può essere utile.
  • Attrattiva: si intende definire ciò che di unico ha il prodotto, ciò che lo rende diverso dagli altri.
  • Fase di sviluppo: elencare i processi di sviluppo effettuati sul prodotto attrae il cliente. Definire le possibili evoluzioni del prodotto in un futuro.
  • Definire se il prodotto è coperto da forme legali di tutela, come brevetto e/o marchio.
  • Esporre i listini prezzi .
  • Spiegare quale sarà secondo l’azienda la prospettiva di vendita .
  • Illustrare la catena del valore dell’offerta, soprattutto quando si parla di modelli particolari, strutturati in un certo modo.

Se invece si parla di prodotti e servizi futuri le domande da porsi e ciò che serve per creare attrattiva sono diverse.

Sono in programma delle innovazioni e quali sono i tempi previsti?

Le innovazioni previste cambieranno la catena del valore precedente ed il posizionamento strategico dell’attività?

BUSINESS PLAN: ANALISI DEL SETTORE

Durante questo step si farà un’attenta osservazione per riuscire a capire in quale settore l’azienda dovrà operare.

Ciò che bisogna definire in questa fase di analisi consiste nell’illustrare i vantaggi competitivi, le possibili minacce e i fattori critici di successo.

ANALISI DEL MERCATO

Dopo aver analizzato il settore, arriva il momento di analizzare il mercato.

Anche questa è una fase molto importante per il Business Plan.

Si acquisiscono dati necessari per definire l’ambiente circostante all’impresa, in modo da decidere dove meglio collocarsi in base alla sua offerta.

Fattori fondamentali da studiare al meglio in questa fase sono: la scelta d’acquisto dei potenziali clienti. E tutti gli altri dettagli che cambiano a seconda del tempo.

È importante avere questi dati ben precisi ed approfonditi, e ciò può avvenire grazie a delle precise domande a cui rispondere con chiarezza.

Quale budget vuoi investire?

Che valore i tuoi potenziali clienti danno alla tua offerta in base ai tuoi concorrenti?

Quale o quali bisogni soddisfa la mia attività?

Come sarà la mia clientela ideale?

Cosa dovrebbe spingere i miei potenziali clienti a venire da me, preferendomi ai miei concorrenti?

Prendi il business plan esempio e rispondi a tutte queste domande.

Se ancora non l’hai fatto, sarà un esercizio molto utile per la tua impresa.

STRATEGIA DI MARKETING

Cosa significa avere una strategia di marketing ? Vuol dire determinare le linee guida, nel medio/lungo periodo, che l’azienda vuole attuare per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per fare questo, bisogna redigere un Piano di Marketing. Si parte dalle analisi di settore e del mercato fatte poco prima. E, quindi, si fanno valere gli elementi principali, le cosiddette “leve” del Marketing Mix:

  • Prodotto : non si intende solo il prodotto o servizio in sé, ma anche ciò che consegue la vendita, la costumer care, tener conto dei feedback.
  • Prezzo di vendita : valutato in base ai costi aziendali, i prezzi concorrenti, le modalità di pagamento, gli sconti.
  • Punto vendita : la modalità di distribuzione del prodotto o servizio, online, modalità diretta, con presenza di terzi.
  • Promozione: ciò che fa conoscere il prodotto o servizio nel mercato, per esempio la pubblicità.

È importante quindi individuare i canali di vendita per l’attività.

Capire se si ha intenzione di sfruttare il web marketing e tutte le potenzialità dei social.

Oppure se ci sarà un sito web vetrina o un e-commerce.

E poi, in merito alla promozione dell’azienda, di quali canali ci si servirà, se old media, new media o l’insieme calibrato di entrambi.

business plan esempio

IL MANAGEMENT NEL BUSINESS PLAN

Cosa si intende con management?

Con questa parola si rappresenta il team di persone che collaborano all’interno dell’attività.

Questa è una delle più grandi risorse e motivazione di successo delle grandi aziende ed imprese.

Ciò che deve possedere un buon team affinché l’impresa abbia un riscontro positivo all’interno dell’azienda o all’esterno per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è:

  • Lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato.
  • Il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza.
  • Ognuno deve avere il proprio compito, in base alle competenze. Ci deve essere assolutamente una gerarchia in modo da mantenere l’ordine.

Questa fase del Business Plan necessita un po’ più di tempo rispetto alle altre, poiché è suddivisa in tre parti:

  • Identificazione delle funzioni.
  • Indicazione di caratteristiche e competenze.
  • Presentazione delle persone.

IDENTIFICAZIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI

La prima fase del lavoro riguarda l’identificazione delle funzioni aziendali  in base all’attività che vogliamo svolgere. Ad esempio:

  • Produzione : individuazione della tecnologia più adatta, come le macchine e la struttura del processo di lavorazione.
  • Approvvigionamento : garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto.
  • Marketing : illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle.
  • Vendita : include anche la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita.
  • Ricerca e sviluppo : l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti.

SECONDA FASE

La seconda fase prevede di individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione, spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione.

Specifica, se è il caso, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile, se la struttura dell’impresa è particolarmente complessa, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è il momento della terza fase, ovvero presentare le persone.

Ci sarà una breve presentazione dei curricula dei componenti del management specificando titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi).

Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione.

Potrebbe essere necessario dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che siano inserite in appendice al business plan.

COME CREARE UN PIANO OPERATIVO

In questo step si delineano i sistemi e le modalità di realizzazione del proprio progetto, passando dalla teoria alla pratica.

È molto importante a questo punto studiare i processi che avvengono giornalmente all’interno dell’attività.

Solo così si possono creare e organizzare delle soluzioni ai problemi che si presentano.

Gli inconvenienti possono riguardare: capitale investito, materie prime, organizzazione del lavoro ecc…

In parole povere, per una maggiore semplicità, si può dividere questa fase in quattro sezioni:

  • Riassunto delle politiche di ricerca e dello sviluppo del prodotto.
  • Risorse e processi che portano al prodotto o servizio.
  • Attenzione dedicata all’assistenza post-vendita.
  • Eventuali fattori di influenza esterni.

PREVISIONE PIANO FINANZIARIO E PIANO PATRIMONIALE

Per molto questa è la parte più complessa del business plan.

Nel business plan esempio abbiamo inserito degli esempi e delle istruzioni, tuttavia ti suggeriamo di affidarti ad un commercialista esperto per la redazione di questa parte.

Ho visto molte aziende andare in difficoltà per via di numeri sbagliati e molti finanziamenti rifiutati perché il piano finanziario/patrimoniale non erano ben calcolati.

In pratica questo momento in poi tutto ciò che hai espresso in termini teorici dovrà essere dimostrato dai numeri.

Con l’aiuto di tabelle e grafici dovrai rispondere a una lunga serie di domande.

Come sarà finanziata l’attività? Quanto attingerai dal capitale proprio o quale sarà l’ammontare del capitale di debito? Quanto saranno stabili i flussi di cassa?

Altro elemento cruciale sarà poi lo Stato Patrimoniale previsionale, in cui indicherai l’andamento degli impieghi e delle fonti.

PREVISIONE PIANO ECONOMICO

A questo punto si dovrà passare a descrivere un aspetto molto importante che riguarda la presunta redditività della tua azienda nei prossimi tre anni di esercizio.

Tenendo conto dei costi previsti, dovrai delineare un quadro chiaro ed esaustivo che descriva l’ammontare dei ricavi dei futuri tre anni di esercizio.

SUGGERIMENTI E CONSIGLI PER LA REDAZIONE DI UN BUSINESS PLAN PERFETTO

Ora abbiamo elencato tutte le informazioni necessarie per redigere un Business Plan ed abbiamo capito cos’è, perché viene redatto e a cosa serve.

Aggiungiamo altri consigli per attuare una pianificazione aziendale perfetta.

Ci sono elementi che non si possono omettere.

Come descrivere il prodotto o servizio che l’azienda andrà a produrre, specificare quali sono i bisogni di mercato, analizzare il mercato, presentare un piano di marketing.

E, inoltre, descrivere la forza lavoro.

Consigli utili: mentre si redige il business plan bisogna cercare di essere realistici e analizzare la questione in maniera diretta.

Non è il caso di dilungarsi troppo ma di dare risposte efficaci, senza nascondere alcun tipo di criticità.

A questo punto alleghiamo il facsimile di un Business Plan, augurandoci che questo articolo vi sia stato d’aiuto.

Esempio di Business Plan

business plan idea imprenditoriale

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare.

Fondo un’azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima.

Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

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  • Gestione finanziaria

Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico

Alessandra Di Mauro

Il business plan è un documento molto importante per la vita dell’impresa e per definire strategie, obiettivi e modalità per raggiungerli. Si tratta di uno strumento utile sia per prendere decisioni strategiche sia per mostrare a terzi l’operatività dell’azienda e le prospettive future. Infatti, può essere redatto per scopi interni oppure al fine di mostrarlo agli stakeholders.

In sostanza, il business plan è imprescindibile per un’azienda di medio-piccole dimensioni che è orientata alla crescita e che vuole stabilire i prossimi step da fare per riuscire a raggiungere determinati obiettivi. In particolare, il documento può essere verso un target specifico o può essere generico: nulla vieta di fare un BP generale e poi andare a integrare le informazioni utili nel momento in cui lo si deve presentare a una determinata platea: investitori, istituzioni, banche, fornitori, clienti o qualsiasi altro soggetto.

Come (e quando) si prepara e in che cosa consiste un business plan?

Un business plan è un documento che riassume un progetto imprenditoriale già esistente o in via di sviluppo definendo obiettivi, strategie, piano operativo, piano marketing e proiezioni future . Se per ogni cittadino c’è una carta d’identità, per ogni azienda dovrebbe esistere un Business Plan, anche se mantenendo il paragone dobbiamo specificare che un BP è un documento molto più complesso e completo, un vero e proprio piano d’azione.

Infatti, contiene una serie di informazioni rilevanti riguardo la storia dell’azienda, l’idea imprenditoriale ma anche il futuro, le prospettive di crescita e i dati economico-finanziari previsti. Insomma, non è solo un documento descrittivo, ma è piuttosto uno strumento strategico per il presente e il futuro dell’impresa a livello interno e a livello esterno.

Viene redatto in diverse parti, in genere quattro, ma molto dipende anche dalla natura dell’attività e dal suo stato di realizzazione: un BP di un’azienda neonata è inevitabilmente molto diverso dal BP di un’azienda esistente da anni.

Per quanto riguarda invece la frequenza con cui strutturare questo documento, possiamo dire che è piuttosto variabile: la sua copertura va dai 3 ai 5 anni , ma molto dipende dalle finalità con cui viene realizzato e dalle prospettive future. Non è infatti possibile utilizzare un Business Plan di tre anni fa (anche se esso considerava i cinque anni successivi) per presentare l’azienda ad un investitore se nel frattempo sono cambiati elementi significativi dal punto di vista gestionale e operativo.

Viceversa, per le piccole realtà può non essere necessaria la redazione del Business Plan o una sua troppo frequente revisione , molto dipende anche dalla tipologia di attività effettuata. Spesso si associa la redazione di un Business Plan alla nascita di una startup: non appena si ha l’idea e un prototipo di prodotto o servizio, si inizia a strutturare un BP in modo da poterlo presentare a investitori più o meno istituzionali . Effettivamente si tratta di un iter sensato, ma non è l’unico caso in cui un’azienda (o anche la startup) ha bisogno di questo strumento.

Anzi, nel corso della vita dell’azienda possono essere realizzati diversi business plan di diversa durata e con diversa finalità.

Quali sono i 4 componenti di un business plan? Ecco come farlo

Un buon business plan deve essere redatto seguendo dei principi di trasparenza, accuratezza e facilità di comprensione . Non deve quindi necessariamente contenere elementi troppo tecnici o specifici, ma deve fornire le informazioni principali per comprendere il business e avere un’idea delle prospettive future.

Si può dividere in diversi modi, ma la classica scaletta prevede quattro componenti principali: descrizione dell’impresa, analisi di mercato, organizzazione e gestione, piano finanziario . In alcuni casi si può considerare anche l’ipotesi di inserire un’ultima sezione conclusiva, redatta considerando il pubblico target a cui il business plan si rivolge e riassumendo le informazioni principali.

La prima sezione prevede fondamentalmente un contenuto descrittivo , il più possibile scorrevole e interessante. La presentazione dell’idea di business e una descrizione dell’impresa passano anche per la visualizzazione del prodotto (con contenuti multimediali accattivanti e semplici) e del team che ha contribuito a creare e far crescere l’azienda, che sia neonata o che abbia alle spalle anni e anni di storia. Si può valutare una descrizione dell’impresa asciutta ed essenziale o un testo più articolato che possa spiegare anche l’origine del prodotto, il modo in cui è stata concepita l’idea (soprattutto se si tratta di una startup), il tempismo con cui i fondatori si sono incontrati e hanno fatto nascere il business e così via.

Nella seconda sezione, invece, si parla di mercato: a chi si rivolge il prodotto e perché dovrebbe raccogliere un certo riscontro?

L’analisi di mercato risponde a queste domande passando per i seguenti step: analisi demografica e dimensione del mercato, target e suoi bisogni , analisi della concorrenza (se esiste) e delle barriere all’ingresso (sia in termini di mercato sia in termini di regolamentazione ). L’analisi di mercato fornisce quindi informazioni di contesto molto utili per comprendere in che situazione opera (o opererà) l’azienda ed è già possibile intuirne gli elementi di forza e di debolezza in termini di posizionamento.

Come ulteriore approfondimento su punti di forza e punti di debolezza c’è anche la possibilità di integrare la SWOT Analysis , uno strumento di pianificazione strategica che suddivide in quattro aree di valutazione il contesto in cui opera l’azienda: punti di forza e punti di debolezza, come anticipato, ma anche minacce e opportunità. Ovviamente punti di forza e di debolezza si riferiscono alla situazione interna all’azienda, cioè alle caratteristiche del business, dell’impresa e alle risorse presenti (o non presenti). Invece minacce e opportunità si riferiscono al contesto esterno e possono dipendere dalla collocazione geografica dell’azienda, da elementi legati all’attualità, alla regolamentazione, alla fiscalità e così via.

Nella sezione successiva si approfondiscono le modalità operative e di gestione pensate (o già in applicazione) per raggiungere gli obiettivi . Fa parte di questa sezione anche l’analisi delle Risorse Umane necessarie e già operative in azienda: è necessario inserire nuove figure ? Quali sono le prospettive in termini di crescita o mantenimento delle figure chiave ? Sono presenti in quest’area anche informazioni riguardo la gestione del personale , la motivazione, la possibilità di crescita , i principi che ispirano il lavoro e molto altro ancora.

Conseguenza dell’organizzazione delle risorse umane è anche la definizione dell’operatività dell’azienda nei suoi aspetti più pratici. Nel caso di produzione di beni fisici può, per esempio, essere approfondita la modalità di produzione , il luogo in cui avviene e le risorse necessarie, la gestione del magazzino e l’IT, oltre naturalmente alle eventuali certificazioni.

Infine, il piano finanziario riassume le informazioni finanziarie , appunto, legate allo storico dell’impresa, se c’è, e alla sua potenziale crescita nel tempo. Se è possibile si utilizzano i dati finanziari degli ultimi tre o cinque anni e, sulla base di essi, si possono formulare delle ipotesi per gli anni futuri, in genere altrettanti tre/cinque . Rientrano in quest’area i calcoli relativi non solo ai risultati economici come il fatturato , ma anche i margini lordi delle vendite, ai flussi di cassa , la gestione di debiti e crediti , la previsione di determinati investimenti e le motivazioni di quanto accaduto negli anni precedenti. Come già anticipato in precedenza, un BP deve considerare il contesto in cui si è operato: l’anno in cui è scoppiata la pandemia da Covid-19 è ad esempio da considerarsi come anomalo e un eventuale risultato economico negativo non può essere considerato rilevante quanto quello di qualsiasi altro anno.

Soprattutto per le aziende medio-piccole può essere necessario rivolgersi a un professionista per avere un parere più completo e per poter fare previsioni verosimili. Infatti, è importante non fare previsioni eccessivamente ottimistiche (potrebbero essere un “boomerang”), ma anche evitare scenari pessimistici che potrebbero allontanare eventuali investitori. All’interno di quest’ultima sezione sono rilevanti anche i dati relativi ai flussi di cassa passati e previsti in futuro, ma su questo aspetto ci si focalizza successivamente.

Infine, come anticipato in precedenza, si può aggiungere anche un’eventuale conclusione che riassume gli aspetti più importanti e tale chiusura può essere modificata sulla base del target a cui ci si rivolge. Proprio di questo aspetto forniamo un approfondimento nel seguente paragrafo.

Come scrivere un business plan efficace: analisi del target e del mercato

Come già specificato in precedenza, il business plan è da intendere come uno strumento che si modifica nel tempo e che cambia sulla base delle esigenze dell’azienda e, naturalmente, del soggetto a cui è rivolto.

Un classico soggetto a cui si rivolge il business plan è un finanziatore , con le dovute differenze se si tratta di un ente istituzionale, di una banca o di un soggetto privato. Soprattutto nel caso delle startup , ci si rivolge a questo genere di soggetti con la consapevolezza che è necessario fornire informazioni precise dal punto di vista finanziario, con previsioni che siano contemporaneamente allettanti ma verosimili.

Rivolgersi a un professionista per la redazione del business plan può essere una mossa molto saggia, in particolare se lo si vuole presentare a enti come le banche: esse infatti richiedono requisiti piuttosto stringenti da rispettare e non elargiscono facilmente i finanziamenti necessari per avviare (o ampliare) un business.

Diverso ragionamento per eventuali investitori privati, come i cosiddetti business angel : si tratta di investitori informali che possono apportare tanto capitali quanto conoscenza , know-how e competenze specifiche. Nel rivolgersi a questi soggetti è necessario fare leva sull’aspetto imprenditoriale, esaltando l’idea e l’innovazione a cui in genere sono particolarmente sensibili. Un buon Business Plan è equilibrato su tutti gli aspetti, ma nella presentazione a un Business Angel è centrale l’idea e l’evoluzione che può avere, mentre è accettabile che non vi siano ancora tutte le competenze necessarie per realizzare il progetto (anzi, esse potrebbero essere apportate proprio dal BA).

In alcuni casi il business plan può essere uno strumento anche per diffondere un’idea e per cominciare a farla conoscere. Definirlo una forma di pubblicità è eccessivo, ma si tratta comunque di uno strumento pubblico che può aiutare a far diffondere l’idea di business e attrarre così, ancora una volta, investitori o competenze… o più semplicemente potenziali clienti (per il presente o per il futuro).

In alcuni casi il business plan è uno strumento valido anche per dialogare con le istituzioni , mostrando ad esempio l’impatto positivo che un progetto può avere sulla collettività e ottenere così un sostegno, in genere soprattutto simbolico, da parte di tali istituzioni.

Esempio pratico per creare un Business Plan: non solo per startup, scarica i PDF!

Come già anticipato il business plan è uno strumento che non serve solo alle startup , ma ci sono situazioni in cui può essere particolarmente utile, ecco riassunti i tre scenari più frequenti:

  • Startup neonata o idea in corso di validazione;
  • Cambiamento di strategia all’interno di un business esistente;
  • Evoluzione ed espansione di un’azienda già esistente.

Nel primo scenario ci riferiamo a una neonata startup o a un’idea (cioè una potenziale startup) che sta formulando ora i primi step dal punto di vista operativo. I primi anni di vita sono senza dubbio i più complessi per le idee di business innovative e, anche per questa ragione, formulare un Business Plan affidabile e verosimile può fornire un’ottima linea guida da seguire e, anche a posteriori, può permettere di capire come intervenire su aree critiche o modificare determinate strategie. Inevitabilmente, essere precisi riguardo le previsioni, soprattutto finanziarie, può essere complicato.

Il secondo scenario ipotizza un’attività che ha scelto di modificare in maniera consistente il proprio core business , motivo per cui utilizza un Business Plan per comunicare a diversi soggetti questo cambio di rotta e per pianificarne l’effettiva realizzazione. Ad esempio, la riconversione di un processo produttivo può comportare rilevanti cambiamenti dal punto di vista operativo per l’azienda stessa e per numerosi stakeholders : fornitori, clienti, creditori, istituzioni e così via. Un trend in questo senso molto attuale è legato alla crescente attenzione alla sostenibilità da parte di imprese nei più disparati settori.

Infine, il terzo scenario ipotizza una consistente crescita prevista nel prossimo futuro dell’azienda, motivo per cui si può intensificare la ricerca di investitori o adattare tutte le aree aziendali alla nuova dimensione: il business plan può aiutare a determinare i confini di questa crescita, comprendere quali strategie mettere in atto e valutare la necessità di risorse per riuscirci.

In ogni caso, molte aziende e startup rendono il proprio business plan scaricabile in PDF direttamente dal sito: che tu sia un investitore o semplicemente un curioso, prova a dare un’occhiata per farti un'idea di come i progetti vengono concretizzati in un BP.

Modello di Business Plan e previsione di flussi: Excel non basta più!

Come visto, la previsione dei parametri economico-finanziari fa parte di un buon business plan e, anzi, in molti casi è uno dei fattori critici del documento. Infatti, ipotizzare i flussi di cassa futuri è un esercizio talvolta complesso e senza dubbio centrale nelle ipotesi di crescita. La liquidità aziendale è infatti decisiva nel comprendere se e come la crescita è possibile ed è sostenibile anche nel medio periodo.

In tal senso, Agicap si posiziona come un alleato fondamentale della gestione dei flussi passati , presenti e futuri . Un software che raccoglie tutte le informazioni utili e automatizza la gestione: collega tutti i conti bancari , categorizza entrate e uscite e ti permette di consultare dati sempre aggiornati e corretti.

Excel e i suoi fogli di calcolo sono un vecchio ricordo, così come errori di battitura e infiniti inserimenti manuali . Agicap consente anche di creare e adeguare gli obiettivi e avere sempre a portata di clic tutti gli scenari possibili del prossimo futuro : flussi di cassa, investimenti, assunzioni, fatturato…

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Anticipare i potenziali problemi operativi , gestionali e finanziari è una capacità inestimabile dei business sostenibili nel tempo e Agicap è lo strumento con cui perseguire questo obiettivo.

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Cos'è il Business Plan, come farlo e a cosa serve

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Definizione di Business plan

Business plan

Business plan cos’è

Il documento che permette a un’idea imprenditoriale di prendere vita è il business plan, una guida che contiene i riferimenti utili per la pianificazione e la gestione aziendale e che presenta l’azienda a potenziali finanziatori e investitori. Attraverso il business plan è possibile esaminare i fattori di successo dell’ idea imprenditoriale nel lungo periodo e valutarla sulla base di una vera e propria analisi di fattibilità. Non va considerato uno strumento assoluto e statico, ma come un vademecum che si adatta ai cambiamenti che possono avvenire all’interno e all’esterno dell’azienda. In esso è possibile identificare:

  • una parte descrittiva (qualitativa) che contiene un’approfondita descrizione del progetto imprenditoriale con l’analisi di caratteristiche e prodotti, del mercato all’interno del quale si andrebbe a sviluppare e delle risorse necessarie per la sua realizzazione. In questa parte, inoltre, si effettua uno studio della fattibilità dell’idea imprenditoriale in relazione all’ambiente esterno e a quello interno per comprendere in che modo l’azienda riuscirà a ottenere dei vantaggi competitivi rispetto ad altre;
  • una parte numerica (quantitativa) a carattere previsionale e con al suo interno proiezioni economiche e finanziarie relative alla business idea. In questa parte si espone l’idea in numeri e si tiene conto del piano degli affari, degli investimenti, di quello economico, dei flussi finanziari, dei finanziamenti e della situazione patrimoniale.

La definizione e la struttura di un business plan, seppur simile nei suoi tratti fondamentali, differisce in base allo scopo per cui viene redatto. Fra i documenti presenti che compongono un modello di business plan si possono individuare:

  • la descrizione del progetto imprenditoriale;
  • la descrizione del prodotto/servizio;
  • la storia dell’azienda e della sua struttura organizzativa;
  • il prospetto degli aspetti amministrativi;
  • il piano di vendite e la struttura finanziaria;
  • il piano di degli investimenti;
  • l’analisi del know how e prospetto delle risorse umane necessarie;
  • l’analisi del ciclo produttivo;
  • le previsioni patrimoniali, economiche e finanziarie.

Le funzioni del business plan

Il business plan è un moderno strumento di simulazione a medio-lungo termine delle dinamiche aziendali che in generale assolve a due principali funzioni. La prima è quella di razionalizzare l’ idea imprenditoriale alla luce dei fattori di successo e delle lacune presenti. Una volta decretata la fattibilità dell’idea imprenditoriale, gli elementi che lo compongono finiscono per delineare la strategia da seguire nelle fasi successive. La seconda funzione cui assolve il business plan è la presentazione di questa idea a terzi, in modo da valutarne l’ iniziativa economica , le sue potenzialità e i rischi a essa connessi. In questo caso funziona da supporto informativo e fa parte della documentazione da allegare alle domande di finanziamento per banche e istituti finanziari.

Nello specifico dello status ( startup , azienda esistente o in espansione) che l’azienda riveste nel momento di redazione del business plan può inoltre rivestire il ruolo di:

  • strumento di pianificazione e gestione d’impresa;
  • strumento di verifica dello scostamento dei risultati delle business unit;
  • strumento per l’analisi di attrattività e criticità;
  • strumento di monitoraggio.

infografica business plan esempio

Il business plan nelle fasi di sviluppo aziendale. Fonte: Credit Data Research

Risorse utili

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Example business plan format

Before you start exploring our library of business plan examples, it's worth taking the time to understand the traditional business plan format . You'll find that the plans in this library and most investor-approved business plans will include the following sections:

Executive summary

The executive summary is an overview of your business and your plans. It comes first in your plan and is ideally only one to two pages. You should also plan to write this section last after you've written your full business plan.

Your executive summary should include a summary of the problem you are solving, a description of your product or service, an overview of your target market, a brief description of your team, a summary of your financials, and your funding requirements (if you are raising money).

Products & services

The products & services chapter of your business plan is where the real meat of your plan lives. It includes information about the problem that you're solving, your solution, and any traction that proves that it truly meets the need you identified.

This is your chance to explain why you're in business and that people care about what you offer. It needs to go beyond a simple product or service description and get to the heart of why your business works and benefits your customers.

Market analysis

Conducting a market analysis ensures that you fully understand the market that you're entering and who you'll be selling to. This section is where you will showcase all of the information about your potential customers. You'll cover your target market as well as information about the growth of your market and your industry. Focus on outlining why the market you're entering is viable and creating a realistic persona for your ideal customer base.

Competition

Part of defining your opportunity is determining what your competitive advantage may be. To do this effectively you need to get to know your competitors just as well as your target customers. Every business will have competition, if you don't then you're either in a very young industry or there's a good reason no one is pursuing this specific venture.

To succeed, you want to be sure you know who your competitors are, how they operate, necessary financial benchmarks, and how you're business will be positioned. Start by identifying who your competitors are or will be during your market research. Then leverage competitive analysis tools like the competitive matrix and positioning map to solidify where your business stands in relation to the competition.

Marketing & sales

The marketing and sales plan section of your business plan details how you plan to reach your target market segments. You'll address how you plan on selling to those target markets, what your pricing plan is, and what types of activities and partnerships you need to make your business a success.

The operations section covers the day-to-day workflows for your business to deliver your product or service. What's included here fully depends on the type of business. Typically you can expect to add details on your business location, sourcing and fulfillment, use of technology, and any partnerships or agreements that are in place.

Milestones & metrics

The milestones section is where you lay out strategic milestones to reach your business goals.

A good milestone clearly lays out the parameters of the task at hand and sets expectations for its execution. You'll want to include a description of the task, a proposed due date, who is responsible, and eventually a budget that's attached. You don't need extensive project planning in this section, just key milestones that you want to hit and when you plan to hit them.

You should also discuss key metrics, which are the numbers you will track to determine your success. Some common data points worth tracking include conversion rates, customer acquisition costs, profit, etc.

Company & team

Use this section to describe your current team and who you need to hire. If you intend to pursue funding, you'll need to highlight the relevant experience of your team members. Basically, this is where you prove that this is the right team to successfully start and grow the business. You will also need to provide a quick overview of your legal structure and history if you're already up and running.

Financial projections

Your financial plan should include a sales and revenue forecast, profit and loss statement, cash flow statement, and a balance sheet. You may not have established financials of any kind at this stage. Not to worry, rather than getting all of the details ironed out, focus on making projections and strategic forecasts for your business. You can always update your financial statements as you begin operations and start bringing in actual accounting data.

Now, if you intend to pitch to investors or submit a loan application, you'll also need a "use of funds" report in this section. This outlines how you intend to leverage any funding for your business and how much you're looking to acquire. Like the rest of your financials, this can always be updated later on.

The appendix isn't a required element of your business plan. However, it is a useful place to add any charts, tables, definitions, legal notes, or other critical information that supports your plan. These are often lengthier or out-of-place information that simply didn't work naturally into the structure of your plan. You'll notice that in these business plan examples, the appendix mainly includes extended financial statements.

Types of business plans explained

While all business plans cover similar categories, the style and function fully depend on how you intend to use your plan. To get the most out of your plan, it's best to find a format that suits your needs. Here are a few common business plan types worth considering.

Traditional business plan

The tried-and-true traditional business plan is a formal document meant to be used for external purposes. Typically this is the type of plan you'll need when applying for funding or pitching to investors. It can also be used when training or hiring employees, working with vendors, or in any other situation where the full details of your business must be understood by another individual.

Business model canvas

The business model canvas is a one-page template designed to demystify the business planning process. It removes the need for a traditional, copy-heavy business plan, in favor of a single-page outline that can help you and outside parties better explore your business idea.

The structure ditches a linear format in favor of a cell-based template. It encourages you to build connections between every element of your business. It's faster to write out and update, and much easier for you, your team, and anyone else to visualize your business operations.

One-page business plan

The true middle ground between the business model canvas and a traditional business plan is the one-page business plan . This format is a simplified version of the traditional plan that focuses on the core aspects of your business.

By starting with a one-page plan , you give yourself a minimal document to build from. You'll typically stick with bullet points and single sentences making it much easier to elaborate or expand sections into a longer-form business plan.

Growth planning

Growth planning is more than a specific type of business plan. It's a methodology. It takes the simplicity and styling of the one-page business plan and turns it into a process for you to continuously plan, forecast, review, and refine based on your performance.

It holds all of the benefits of the single-page plan, including the potential to complete it in as little as 27 minutes . However, it's even easier to convert into a more detailed plan thanks to how heavily it's tied to your financials. The overall goal of growth planning isn't to just produce documents that you use once and shelve. Instead, the growth planning process helps you build a healthier company that thrives in times of growth and remain stable through times of crisis.

It's faster, keeps your plan concise, and ensures that your plan is always up-to-date.

Download a free sample business plan template

Ready to start writing your own plan but aren't sure where to start? Download our free business plan template that's been updated for 2024.

This simple, modern, investor-approved business plan template is designed to make planning easy. It's a proven format that has helped over 1 million businesses write business plans for bank loans, funding pitches, business expansion, and even business sales. It includes additional instructions for how to write each section and is formatted to be SBA-lender approved. All you need to do is fill in the blanks.

How to use an example business plan to help you write your own

Wistia video thumbnail for video id e929pxw2b2

How do you know what elements need to be included in your business plan, especially if you've never written one before? Looking at examples can help you visualize what a full, traditional plan looks like, so you know what you're aiming for before you get started. Here's how to get the most out of a sample business plan.

Choose a business plan example from a similar type of company

You don't need to find an example business plan that's an exact fit for your business. Your business location, target market, and even your particular product or service may not match up exactly with the plans in our gallery. But, you don't need an exact match for it to be helpful. Instead, look for a plan that's related to the type of business you're starting.

For example, if you want to start a vegetarian restaurant, a plan for a steakhouse can be a great match. While the specifics of your actual startup will differ, the elements you'd want to include in your restaurant's business plan are likely to be very similar.

Use a business plan example as a guide

Every startup and small business is unique, so you'll want to avoid copying an example business plan word for word. It just won't be as helpful, since each business is unique. You want your plan to be a useful tool for starting a business —and getting funding if you need it.

One of the key benefits of writing a business plan is simply going through the process. When you sit down to write, you'll naturally think through important pieces, like your startup costs, your target market , and any market analysis or research you'll need to do to be successful.

You'll also look at where you stand among your competition (and everyone has competition), and lay out your goals and the milestones you'll need to meet. Looking at an example business plan's financials section can be helpful because you can see what should be included, but take them with a grain of salt. Don't assume that financial projections for a sample company will fit your own small business.

If you're looking for more resources to help you get started, our business planning guide is a good place to start. You can also download our free business plan template .

Think of business planning as a process, instead of a document

Think about business planning as something you do often , rather than a document you create once and never look at again. If you take the time to write a plan that really fits your own company, it will be a better, more useful tool to grow your business. It should also make it easier to share your vision and strategy so everyone on your team is on the same page.

Adjust your plan regularly to use it as a business management tool

Keep in mind that businesses that use their plan as a management tool to help run their business grow 30 percent faster than those businesses that don't. For that to be true for your company, you'll think of a part of your business planning process as tracking your actual results against your financial forecast on a regular basis.

If things are going well, your plan will help you think about how you can re-invest in your business. If you find that you're not meeting goals, you might need to adjust your budgets or your sales forecast. Either way, tracking your progress compared to your plan can help you adjust quickly when you identify challenges and opportunities—it's one of the most powerful things you can do to grow your business.

Prepare to pitch your business

If you're planning to pitch your business to investors or seek out any funding, you'll need a pitch deck to accompany your business plan. A pitch deck is designed to inform people about your business. You want your pitch deck to be short and easy to follow, so it's best to keep your presentation under 20 slides.

Your pitch deck and pitch presentation are likely some of the first things that an investor will see to learn more about your company. So, you need to be informative and pique their interest. Luckily, just like you can leverage an example business plan template to write your plan, we also have a gallery of over 50 pitch decks for you to reference.

With this gallery, you have the option to view specific industry pitches or get inspired by real-world pitch deck examples.

Ready to get started?

Now that you know how to use an example business plan to help you write a plan for your business, it's time to find the right one.

Use the search bar below to get started and find the right match for your business idea.

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business plan idea imprenditoriale

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Esperto Business Plan

Come presentare un’idea imprenditoriale

Moltissime persone mi chiedono spesso “come presentare un’idea imprenditoriale”? Ho quindi deciso di scrivere un articolo appositamente per questo, fornendo tutte le informazioni ed i consigli utili.

Valuto per conto di investitori oltre 20 pitch deck alla settimana e dalla parte opposta, ed ho preparato business plan e pitch deck (presentazione di progetti imprenditoriali) per oltre 300 clienti

Come presentare un’idea imprenditoriale: le premesse da sapere

  • Un’idea imprenditoriale è un pensiero o un piano per iniziare un’attività e può essere il punto di partenza per creare nuove aziende e posti di lavoro.
  • Per sviluppare un’idea imprenditoriale, è importante verificare la sua fattibilità economica, condurre un’analisi di mercato accurata e testare l’idea in modo pratico.
  • Presentare un’idea imprenditoriale richiede di definire chiaramente la value proposition, analizzare il mercato e i competitor, esporre la propria visione e prevedere indicatori chiave di performance (KPI).
  • È importante comunicare in modo efficace la passione e la determinazione nel realizzare la visione imprenditoriale, dimostrando fiducia nei risultati che si possono ottenere.

Cosa sono le idee Imprenditoriali?

Le idee imprenditoriali sono pensieri o piani per iniziare un’attività. Queste idee vengono da un problema che devi risolvere o un bisogno che devi soddisfare. Hanno a che fare con la creazione di un prodotto o servizio nuovo e utile.

Un’idea imprenditoriale può essere per aprire un ristorante, avviare un’azienda di tecnologia o creare una nuova app. Essa è il punto di partenza per ogni nuovo business. Ogni grande azienda che vedi oggi è nata da un’idea imprenditoriale.

Le idee imprenditoriali sono importanti perché aiutano a creare nuove aziende e posti di lavoro.

Come Sviluppare Un’idea Imprenditoriale

  • Assicurarsi di voler davvero seguire l’idea.
  • Verificare la fattibilità economica.
  • Condurre una accurata Analisi di Mercato.
  • Testare l’idea.
  • Scrivere un  Business Plan.
  • Sviluppare il  Progetto di Impresa .
  • Trovare le Risorse per il Dream Team.

Assicurarsi di voler davvero seguire l’idea

Prima di intraprendere qualsiasi idea imprenditoriale, è importante assicurarsi di essere veramente motivati e pronti a percorrere questo percorso. Chiediti se sei davvero pronto a dedicare tempo, sforzi e risorse a questa idea.

Valuta se hai la passione e l’entusiasmo necessari per superare gli ostacoli che potrebbero presentarsi lungo il cammino. Inoltre, considera se hai le competenze e l’esperienza necessarie per portare avanti l’idea con successo.

Una volta che hai chiarito queste domande, sarai più sicuro nella tua decisione e pronto ad affrontare le sfide che potrebbero presentarsi lungo il percorso imprenditoriale. Ricorda, è importante crederci veramente per avere successo.

Verificare la fattibilità economica

Per garantire il successo di un’idea imprenditoriale, è importante verificare la sua fattibilità economica. Ciò significa studiare attentamente i costi e gli investimenti necessari per sviluppare e lanciare il prodotto o servizio sul mercato.

Questa fase di valutazione finanziaria è cruciale per capire se l’idea può essere realizzata in modo sostenibile e redditizio. Bisogna considerare i costi di produzione, le spese operative, i prezzi di vendita attesi e il potenziale guadagno.

Inoltre, è importante valutare quanto tempo ci vorrà per raggiungere il pareggio di bilancio e generare profitti. In questo modo, si può prendere una decisione informata e avere una base solida per la futura pianificazione finanziaria del progetto imprenditoriale.

Condurre una accurata Analisi di Mercato

Per sviluppare un’idea imprenditoriale, è importante condurre un’accurata  analisi di mercato . Ecco alcuni passaggi chiave da seguire:

  • Raccogliere informazioni sul mercato e capire le tendenze attuali.
  • Identificare il tuo target di clienti o utenti e capire le loro esigenze.
  • Conoscere i tuoi concorrenti e cosa offrono.
  • Analizzare le alternative presenti sul mercato e come te puoi differenziarti.
  • Valutare la dimensione del mercato e il suo potenziale di crescita.
  • Esaminare i possibili ostacoli o sfide nel settore in cui ti stai inserendo.
  • Raccogliere feedback da potenziali clienti o utenti per valutare l’interesse verso la tua idea.

Testare l’idea

Per testare la tua idea imprenditoriale, è importante metterla alla prova in modo pratico. Puoi iniziare creando un prototipo o un campione del tuo prodotto o servizio e mostrarlo a potenziali clienti o utenti.

Ascolta il loro feedback e cerca di capire se l’idea risolve un problema specifico o soddisfa un bisogno nel mercato. Puoi anche condurre sondaggi o interviste per raccogliere ulteriori opinioni.

Inoltre, puoi testare l’idea offrendo una versione beta del tuo prodotto o servizio ad alcuni utenti selezionati e valutare la loro risposta. Questo processo di test ti aiuterà a identificare eventuali problemi o miglioramenti necessari prima di lanciare l’idea sul mercato.

Scrivere un Business Plan

Scrivere un Business Plan è un passaggio fondamentale per presentare la propria idea imprenditoriale in modo chiaro e convincente. Iniziare definendo la value proposition, cioè ciò che rende unica l’idea e quali benefici porta ai clienti.

Successivamente, analizzare il mercato e i competitor per comprendere meglio la posizione dell’idea nel contesto attuale. Esponi la tua visione su come intendi sviluppare l’idea e prevedi i KPI, cioè gli indicatori chiave di performance, che ti permetteranno di valutare il successo del progetto.

Infine, è importante budgettizzare i costi e le risorse necessarie per implementare l’idea imprenditoriale.

Sviluppare il Progetto Imprenditoriale

Sviluppare un progetto imprenditoriale richiede una pianificazione accurata e la considerazione di diversi aspetti. Dopo aver testato l’idea imprenditoriale e aver scritto un business plan, è importante passare alla fase di sviluppo del progetto.

Questo implica la definizione dei dettagli operativi, come il prodotto o il servizio che si offre, i clienti target e le strategie di marketing da utilizzare. Durante questa fase, è fondamentale identificare le risorse necessarie per realizzare il progetto, inclusi finanziamenti, partner commerciali e un team competente.

Inoltre, è importante definire gli obiettivi chiari e stabiliti per misurare i progressi del progetto durante il suo sviluppo.

Trovare le Risorse per il Dream Team

Per realizzare un’idea imprenditoriale di successo, è essenziale trovare le persone giuste per formare il “Dream Team”. Questo significa cercare individui talentuosi e competenti che possano contribuire alle diverse aree necessarie per far crescere il tuo progetto.

Potresti avere bisogno di un esperto di marketing, un programmatore, un consulente finanziario o un designer, solo per citarne alcuni. Per trovare queste risorse, puoi utilizzare diversi canali come annunci di lavoro, piattaforme online per la ricerca di collaboratori o contatti personali.

Assicurati di valutare attentamente le competenze e l’esperienza di ogni potenziale membro del team per garantire una buona compatibilità e complementarietà delle competenze. Ricorda che il tuo Dream Team sarà una parte essenziale nel portare avanti la tua idea imprenditoriale, quindi prenditi il tempo necessario per trovare le persone giuste.

Come Presentare un’idea imprenditoriale: il Business Plan

– Definire la Value Proposition

– Analizzare il Mercato e i Competitor

– Esponenti la Propria Visione

– Prevedere KPI (Key Performance Indicator)

– Budgettizzare Costi e Risorse

Definire la Value Proposition

La value proposition è un elemento fondamentale per presentare un’idea imprenditoriale in modo efficace. Si tratta di definire chiaramente il valore che il prodotto o il servizio offrirà ai clienti o agli utenti.

Per farlo, è necessario capire quali problemi o bisogni dei clienti il prodotto risolverà o soddisferà in modo migliore rispetto alle alternative presenti sul mercato. La value proposition dovrebbe essere concisa e potente, evidenziando i punti di forza del prodotto e distinguendolo dai competitor.

In questo modo, si crea una proposta di valore unica e attraente per i potenziali investitori o clienti. Prima di presentare l’idea imprenditoriale, è importante avere una chiara comprensione della value proposition e saperla comunicare in modo chiaro ed efficace.

Analizzare il Mercato e i Competitor

Per presentare un’idea imprenditoriale, è importante analizzare attentamente il mercato e i competitor. Ecco alcuni passaggi da seguire:

  • Raccogliere informazioni sul mercato in cui desideri entrare.
  • Identificare i tuoi competitor diretti e indiretti.
  • Analizzare la loro posizione sul mercato.
  • Valutare le loro strategie di marketing e vendita.
  • Capire quali sono i punti di forza e di debolezza dei competitor.
  • Individuare le opportunità di differenziazione per la tua idea imprenditoriale.
  • Considera come puoi distinguerti dai competitor esistenti.

Esponenti la Propria Visione

Nel presentare un’idea imprenditoriale, è fondamentale esprimere in modo chiaro e convincente la propria visione. Dovremmo spiegare quale problema vogliamo risolvere o quale bisogno vogliamo soddisfare con il nostro prodotto o servizio.

Dobbiamo essere in grado di trasmettere la nostra passione e determinazione nel realizzare questa visione. È importante essere energici e entusiasti nel parlare dell’idea, dimostrando fiducia nei risultati che si possono ottenere.

Bisogna far capire agli altri perché l’idea è innovativa e come può creare un valore aggiunto per il mercato. Inoltre, è essenziale fornire esempi concreti per illustrare come l’idea possa fare la differenza.

Prevedere KPI (Key Performance Indicator)

È fondamentale prevedere i Key Performance Indicator (KPI) quando si presenta un’idea imprenditoriale. Questi indicatori di performance sono strumenti di misurazione che aiutano a monitorare e analizzare l’efficacia e l’andamento del progetto imprenditoriale.

Budgettizzare Costi e Risorse

Una parte fondamentale nello sviluppo di un’idea imprenditoriale è la pianificazione del budget. È importante identificare i costi necessari per portare avanti il progetto e le risorse disponibili per realizzarlo.

Questo ti aiuterà a capire quanto denaro ti serve e come puoi utilizzare al meglio le risorse a tua disposizione. Durante questa fase, devi fare una stima realistica dei costi che dovrai affrontare, come ad esempio le spese operative, il marketing e la ricerca e sviluppo.

Inoltre, devi valutare quali risorse hai già a disposizione, come il tuo tempo, le tue competenze e i tuoi contatti. L’obiettivo è massimizzare l’efficienza e minimizzare gli sprechi, in modo da poter investire al meglio nel tuo progetto imprenditoriale.

Come presentare un idea imprenditoriale agli investitori: Il Pitch Efficace

– Descrizione Sintetica dell’Idea Imprenditoriale

– Valutare i Rischi

– La Delizia degli Investitori

– Come Comunicare

– Presentare i Numeri

Descrizione Sintetica dell’Idea Imprenditoriale

Una descrizione sintetica dell’idea imprenditoriale è una breve e chiara spiegazione di ciò che l’idea rappresenta e di come risolve un problema o soddisfa un bisogno nel mercato.

Deve essere semplice, diretta e coinvolgente, in modo che chiunque l’ascolti possa capire immediatamente il valore dell’idea. È importante essere concisi e evitare dettagli eccessivi, focalizzandosi sui punti chiave che rendono l’idea interessante e unica.

La descrizione dovrebbe catturare l’attenzione degli investitori o dei potenziali partner commerciali, spingendoli a voler saperne di più sulla tua idea imprenditoriale.

Valutare i Rischi

Una parte importante nella presentazione di un’idea imprenditoriale è la valutazione dei rischi. Prima di presentare la tua idea agli investitori, devi identificare e valutare i possibili rischi che potrebbero influenzarne il successo.

Questo ti permetterà di essere preparato e di fornire soluzioni ai potenziali problemi che potrebbero sorgere. Dovresti considerare fattori come la concorrenza sul mercato, l’andamento economico, le nuove tecnologie e le possibili critiche dei clienti.

Mostra agli investitori che hai fatto una analisi approfondita dei rischi e che hai un piano d’azione per affrontarli.

La Delizia degli Investitori

Mentre presenti la tua idea agli investitori, devi assicurarti di catturare la loro attenzione e farli innamorare del tuo progetto imprenditoriale. Gli investitori sono alla ricerca di opportunità redditizie e innovative, quindi devi dimostrare che il tuo prodotto o servizio è un’idea vincente.

Presenta la tua idea in modo chiaro e conciso, evidenziando i punti salienti e trasmettendo entusiasmo ed energia. Mostra come il tuo progetto può soddisfare un bisogno specifico nel mercato e quali vantaggi offre rispetto alla concorrenza.

Ricorda di fornire dati concreti che dimostrano il potenziale di crescita e profitto del tuo business. Inoltre, fai presente agli investitori come intenderai utilizzare i fondi ottenuti per far crescere l’azienda.

Come Comunicare

La comunicazione è fondamentale quando si presenta un’idea imprenditoriale. È importante essere chiari, concisi ed efficaci nella trasmissione delle informazioni. Utilizzare un linguaggio semplice e diretto aiuta a rendere l’idea comprensibile e coinvolgente per il pubblico.

È anche importante utilizzare esempi concreti e storie per illustrare l’idea in modo più vivido. Inoltre, bisogna essere sicuri e fiduciosi nella presentazione dell’idea, in modo da trasmettere entusiasmo e persuasione agli investitori.

Infine, ascoltare attentamente le domande e i feedback del pubblico e rispondere in modo chiaro e coerente può contribuire a consolidare la comunicazione efficace della propria idea imprenditoriale.

Presentare i Numeri

Per presentare un’idea imprenditoriale in modo efficace, è importante anche fornire una chiara esposizione dei numeri. Questo significa includere dati finanziari come il fatturato previsto, i costi di produzione, le previsioni delle vendite e il ROI (Return on Investment). Inoltre, è utile presentare grafici o tabelle che visualizzino questi numeri in modo chiaro e comprensibile. Mostrare la solidità finanziaria dell’idea può essere molto convincente per gli investitori e dimostrare che l’idea ha un potenziale di successo.

Come presentare un’idea imprenditoriale: risposte alle domande più frequenti

Quali sono i componenti chiave di una presentazione imprenditoriale efficace.

Una presentazione efficace dovrebbe includere: un’introduzione accattivante, una descrizione chiara dell’idea di business, l’analisi del mercato, il modello di business, il piano di implementazione, una proiezione finanziaria, e un forte chiusura che invita all’azione.

Qual è l’importanza del Business Plan nella presentazione di un’idea imprenditoriale?

Il Business Plan è essenziale perché fornisce una struttura dettagliata e un piano d’azione per la tua idea imprenditoriale. Deve essere ben strutturato e includere tutti gli aspetti cruciali del tuo progetto, dal marketing alla finanza, dalla strategia alla gestione operativa.

Come posso utilizzare le storie per rendere la mia presentazione più efficace?

Le storie possono creare un collegamento emotivo con il pubblico. Raccontare come è nata l’idea, quali problemi risolve, e come può migliorare la vita delle persone, può rendere la tua presentazione più coinvolgente e memorabile.

Quali strumenti visivi dovrei usare nella mia presentazione?

Utilizzare strumenti visivi come PowerPoint, grafici, infografiche, e video può aiutare a rendere la presentazione più dinamica e facile da comprendere. Assicurati che siano professionali, pertinenti, e che supportino il messaggio che vuoi trasmettere.

Come posso prepararmi per le domande degli investitori?

Preparati a rispondere a domande sui dettagli finanziari, sul mercato, sulla concorrenza, e sui rischi. Conoscere a fondo la tua idea di business e il settore in cui operi ti permetterà di rispondere con sicurezza e competenza.

Qual è il ruolo dell’entusiasmo nella presentazione di un’idea imprenditoriale?

L’entusiasmo è contagioso. Mostrare passione per la tua idea può influenzare positivamente il tuo pubblico. Tuttavia, è importante bilanciare l’entusiasmo con il realismo e la professionalità.

Come posso misurare il successo della mia presentazione?

Il successo può essere misurato attraverso il feedback del pubblico, l’interesse espresso dagli investitori o partner, e la capacità di ottenere i finanziamenti o il supporto necessario per avanzare con il tuo progetto.

Quali errori dovrei evitare durante la presentazione di un’idea imprenditoriale?

Evita di essere troppo tecnico o vago, di sovraccaricare di informazioni, di non avere un piano finanziario chiaro, e di non essere preparato a rispondere a domande difficili. La chiarezza, la brevità, e la focalizzazione sono chiavi per una presentazione di successo.

Conclusione

In conclusione, presentare un’idea imprenditoriale richiede determinazione, ricerca e strategia. È fondamentale sviluppare un business plan solido, evidenziare il valore aggiunto dell’idea e comunicare in modo efficace ai potenziali investitori.

Seguendo questi passaggi, si aumentano le possibilità di successo nel presentare un’idea imprenditoriale in modo convincente e coinvolgente.

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ANDREA DAMA

ESPERTO in BUSINESS PLAN

In circa 20 anni di esperienza lavorativa ho acquisito esperienze in ambito commerciale (6 anni ) controllo di gestione ( 6 anni ) supporto alla direzione aziendale, diventando in seguito consulente direzionale e manager a P IVA ( 10 anni ) affrontando professionalmente situazioni eterogenee in settori e dimensioni aziendali di ogni tipo.

Lavorando e studiando ho ottenuto un diploma di perito tecnico, una laurea breve in Amministrazione Aziendale, una laurea in Economia Aziendale ed un Master in Finance e Merchant Banking (operazioni straordinarie, private equity-venture capital, start up).

Questo background mi permette di avere una visione a 360° delle problematiche aziendali, garantendo una notevole efficacia in fase di analisi, di pianificazione e di svolgimento delle attività operative. 

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Business plan: un esempio pratico su come farlo in modo semplice

Business Plan

Ti basteranno 20 minuti per delineare le basi del tuo business plan: segui i consigli e il modello in pdf

Business plan: un esempio pratico su come farlo in modo semplice

Ti hanno chiesto di preparare un business plan? Auguri! Che si tratti della prima volta o che tu ne abbia già presentati altri in passato, non cambia granché. Ogni business plan è un caso a sé, ogni volta è (quasi) come la prima volta.

Ti trovi con tanti argomenti da mettere nero su bianco, oltre a dover pensare di affrontare analisi di mercato , stilare previsioni per il futuro , effettuare analisi costi benefici , individuare punti forti e punti deboli e presentare il tutto nel migliore dei modi.

Non è certo una di quelle cose che ti fa esclamare “Evvai, devo fare un business plan, yeah!”…

Niente panico. Prendi un bel respiro e rilassati.

Siamo qui per darti alcune dritte su come impostare in modo semplice ed efficace il tuo business plan , e sviluppare di conseguenza una strategia vincente.

Iniziamo con una domanda: Perché devi redigere un business plan?

Nella maggior parte dei casi la redazione di un business plan è finalizzata alla richiesta di finanziamenti , da parte di istituti bancari o da investitori privati. Ma l’obiettivo ultimo di un business plan non è quello di convincere la banca o gli investitori, bensì di aiutarti a definire le basi di un’attività imprenditoriale concreta e orientata al successo .

Il business plan deve fornirti la strategia che metta il tuo business in grado di nascere, consolidarsi e svilupparsi.

Il fatto che i potenziali finanziatori si convincano che investire su di te sia la scelta giusta a quel punto verrà da sé.

Purtroppo, anche se i business plan tradizionali possono aiutarti a sviluppare una strategia, spesso presentano degli svantaggi.

I business plan classici sono lunghi da scrivere, la loro lettura può essere pesante e articolata e troppo spesso una volta redatti non vengono più aggiornati.

Ma, mettiamo il caso che sia giunto il fatidico momento in cui tu debba presentare un business plan formale a una banca, a degli investitori o a possibili soci.

Il nostro consiglio è di iniziare la tua pianificazione con un processo più semplice, ovvero il classico pitch, che ti aiuterà a delineare la tua strategia imprenditoriale.

Per imbastire un pitch bastano 20 minuti . Nell’arco di una mezza giornata puoi persino impostare diversi pitch basati su diverse varianti della tua idea di business o addirittura su differenti idee.

Il pitch ti obbliga a filtrare le idee per il tuo business arrivando al nocciolo della tua strategia.

“Una buona strategia dipende da ciò che non stai facendo”- Tim Berry

Dopo aver fissato la tua strategia di business, puoi definire un business plan più corposo, che vada ad approfondire i singoli dettagli del tuo pitch.

I Punti Chiave

Il tuo pitch , in sostanza, è la panoramica del tuo progetto imprenditoriale . Ogni sezione deve comprendere solo alcuni brevi punti chiave , per cui dovresti essere in grado di stendere la prima bozza in non più di 20 minuti .

Ma quali sono questi punti chiave? Eccoli:

1. La tua identità

Cosa distingue il tuo progetto imprenditoriale dagli altri? Qual è il tuo obiettivo?

Ad esempio, l’identità di un negozio di biciclette potrebbe essere: “Prodotti e accessori di qualità per la vita di tutti i giorni, non soltanto per i professionisti”. Questa identità descrive il punto su cui si concentra il negozio, ossia fornire biciclette e accessori di qualità accessibili a tutti. Descrive chi è e cosa si propone di fare. Dovresti essere ij grado di descrivere la tua identità in una o al massimo due brevi frasi.

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2. Quale problema intendi risolvere

In che modo sarai d’aiuto ai tuoi clienti? Per rispondere a quale loro necessità si rivolgeranno a te? Qualunque idea imprenditoriale nasce per rispondere ad un problema. Ad esempio, un nuovo ristorante soddisferà l’esigenza di un certo tipo di cucina o di atmosfera attualmente assente in una determinata area.

3. La soluzione che offri

In quale modo andrai a risolvere il problema del cliente? Qual è il tuo prodotto o servizio? Assicurati che il tuo prodotto/servizio sia allineato con le esigenze del cliente.

4. Il tuo cliente

Qual è il tuo cliente ideale? Riuscire a creare le tue buyer personas è un ottimo esercizio, ma in questa fase ti può bastare annotare alcuni appunti per identificare il tuo cliente. Concentrati su di un particolare tipo di cliente o su alcuni gruppi specifici. Pensare di accontentare “tutti” non ti porterà da nessuna parte.

5. La concorrenza

Chi sono i tuoi competitor, e come ti distinguerai da loro? In cosa e in che modo potrai essere migliore o se non altro alternativo alle opzioni che i tuoi potenziali clienti hanno già a disposizione? Ricorda: sono competitor anche i concorrenti indiretti

6. Canali di vendita

In che modo raggiungerai i tuoi clienti? Avrai un unico punto vendita? Venderai online? Ti affiderai a distributori per fare arrivare i tuoi prodotti sugli scaffali dei negozi?

7. Strategia di Marketing

Come faranno i clienti a venire a conoscenza del tuo prodotto/servizio? Parteciperai a fiere ed esposizioni del settore? Acquisterai campagne di advertising online?

8. Il tuo team

Una delle chiavi per il successo di un business è indubbiamente poter contare su di un gruppo ben assortito di persone che sappiano trasformare un’idea in realtà. Hai a disposizione le persone giuste? Cerca di capire se e quali altre figure siano eventualmente indispensabili per far nascere e sviluppare il tuo business.

9. Il tuo business model

“Business model” può apparire come un concetto confuso, in realtà non è altro che un modo molto figo per spiegare in che modo intendi fare soldi. Nella fase iniziale dell’elaborazione della tua idea imprenditoriale, puoi semplicemente abbozzare alcuni punti chiave su come e quando prevedi di ottenere ricavi e su quali spese iniziali dovrai affrontare. Man mano che la tua idea prende forma, trasformerai questi appunti in proiezioni di vendita e budget di spesa. Ma per il tuo pitch da 20 minuti è sufficiente stilare una breve lista delle cose di cui ti occuperai e delle spese che sai per certo dovrai affrontare per aprire la tua attività.

10. Traguardi

Le idee restano tali se non vengono messe in pratica, e tu devi trasformare la tua idea in una attività imprenditoriale concreta. Utilizza questa sezione del tuo pitch per elencare le cose indispensabili che devi fare per avviare la tua attività. Devi trovare una sede? Devi ottenere particolari autorizzazioni? Devi superare un corso per ottenere determinate abilitazioni? Ad ogni punto di questa lista, possibilmente, aggiungi anche una data approssimativa e segna chi deve eseguire i diversi compiti (es. il tuo commercialista deve iscriverti alla Camera di Commercio, tu devi conseguire un attestato, l’agenzia a cui ti sei rivolto deve aver realizzato il tuo sito web, ecc.)

11. Partner e risorse

Se per avviare la tua attività dovrai lavorare insieme ad altre aziende o partner, annota i partner e le risorse di cui hai bisogno. Il tuo prodotto deve essere costruito o fornito da terzi? Avrai bisogno di un distributore per piazzare il tuo prodotto?

Come Utilizzare il Tuo Pitch

Ora che hai la prima bozza del tuo pitch – o magari di diversi pitch – devi metterlo in pratica .

Per prima cosa, potrai usare il tuo pitch per individuare i presupposti di base del tuo business.

In genere, questi presupposti riguardano quello che il celebre imprenditore e investitore Marc Andreessen chiama Product/Market Fit , che significa essere in un buon mercato con un prodotto che soddisfa i bisogni di quel mercato . Il che, a sua volta, vuol dire che hai trovato un gruppo di potenziali clienti che hanno il problema che ti proponi di risolvere con il tuo prodotto o servizio, e che sono pronti a spendere soldi per la soluzione che offri.

Il tuo pitch include quindi tutti i dati su chi sia il tuo cliente, che problema abbia e che tipo di soluzione desideri.

A questo punto, devi uscire allo scoperto e parlare con i potenziali clienti per verificare che abbiano davvero quel determinato problema e che davvero siano pronti a spendere soldi per la soluzione che andrai ad offrire.

Dopo avere acquisito un sufficiente feedback dai potenziali clienti, potrai affinare il tuo pitch.

E questo sarà il momento in cui sarai lieto di avere iniziato con un pitch invece che con un business plan, dato che un pitch si può facilmente modificare e aggiornare man mano che il tuo business si definisce.

Se quindi non devi presentare un business plan ad altre persone, un buon pitch sarà tutto quello che ti serve.

Se invece devi preparare un business plan formale, il pitch che hai creato ti sarà utile per crearlo e svilupparlo in maniera più approfondita.

Nel business plan potrai aggiungere maggiori dettagli sul tuo piano di marketing, sulle specifiche del tuo prodotto o altro, ma di fatto non sarà altro che un approfondimento di ogni sezione del tuo pitch.

Qui trovi un utile Template per il tuo Business Plan / Pitch
Scopri la guida semplice al budget delle vendite

Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...

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Idea imprenditoriale: che cos’è e come si sviluppa

Se sogni di metterti in proprio e di avere una tua impresa, l’ idea imprenditoriale è la cosa su cui dovrai concentrarti di più.

Se sei uno studente di Economia all’ Università Niccolò Cusano (o vorresti diventarlo), avrai sicuramente capito che fare impresa non è semplice, senza delle idee innovative da sviluppare. Questo perché, nella dinamica delle attività redditizie, intervengono tantissime variabili, ognuna delle quali merita di essere analizzata approfonditamente.

L’idea in sé potrebbe non bastare, senza una buona analisi, ma da dove partire? Vediamo subito come fare per lavorare in proprio e generare un’ idea imprenditoriale di successo.

Consigli utili per lavorare in proprio e sviluppare la tua idea

Un’idea imprenditoriale è il punto di partenza per creare un’azienda di successo. C’è chi ha fatto la sua fortuna grazie ad una semplice idea, che poi è riuscito a sviluppare nella maniera migliore generando grossi profitti. Vuoi sapere da quali basi partire? Iniziamo subito.

LEGGI ANCHE – Team Working: cos’è e a cosa serve nel lavoro (e nello studio)

Cosa sono le idee imprenditoriali?

“ Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica “, diceva Thomas Edison. Si, ma che cosa intendiamo per idea imprenditoriale o business idea ?

Si tratta della base di partenza per lo sviluppo di un’azienda, una sorta di processo creativo che porta allo sviluppo di prodotti o servizi da immettere sul mercato.

Ovviamente, la parte creativa non può essere fine a se stessa: per essere un ‘idea vincente , c’è bisogno di fare tutte le dovute analisi di mercato , per capire come muoverti per lanciare la tua impresa o startup.

Quando hai un’idea imprenditoriale innovativa (o che consideri tale), poniti anzitutto queste domande:

  • Qual è il valore aggiunto che la mia idea di impresa può dare ai consumatori rispetto ai miei competitor?
  • Chi è la mia concorrenza e quali servizi o beni offre sul mercato?
  • Cosa voglio vendere e, soprattutto, a chi voglio vendere?
  • Quali sono gli ostacoli e le opportunità che offre il mercato? In che modo possono essere controllabili?
  • Dove trovo i soldi per iniziare?

Una volta che ti sei posto le giuste domande sull’idea lavoro che ti sei fatto, puoi passare ad una seconda fase, che prevede un’analisi più approfondita sulla fattibilità di un’impresa.

Il business plan: lo sviluppo dell’idea

Per mettere su carta la risposta alle domande del paragrafo precedente e, sulla base di quelle, sviluppare un’analisi completa, non c’è modo migliore del realizzare un business plan.

Che cos’è? Si tratta di un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale (business idea).

Può essere utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori . Avere un business plan, infatti, ti servirà anche per presentarti a realtà che potrebbero sovvenzionare la tua impresa ed è dunque un passo imprescindibile.

Un business plan che si rispetti deve contenere diverse informazioni importanti. Tra queste ricordiamo:

  • Descrizione del progetto d’investimento e del tipo di impresa che vuoi lanciare;
  • Presentazione dell’imprenditore e del management: chi sei, qual è il tuo background e quello dei tuoi eventuali collaboratori;
  • Analisi di mercato dettagliata: indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato);
  • Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale;
  • Un piano di marketing online e offline;
  • Descrizione della fattibilità tecnica del progetto relativamente al processo produttivo, alla necessità di investimenti in impianti, alla disponibilità di manodopera e di servizi come trasporti ed energie;
  • Piano di fattibilità economico – finanziaria, generalmente su base triennale o quinquennale;
  • Analisi dei fattori di rischio e della potenziale redditività dell’idea;
  • Valutazione dell’impatto ambientale del progetto.
  • Piano di sviluppo delle attività.

Come vedi, si tratta di un lavoro piuttosto lungo ed articolato, che richiede analisi complesse, come la nota analisi SWOT.

Pensi di avere una buona idea ma non hai le competenze per svilupparla? Vediamo ora quale percorso di studi dell’Università Niccolò Cusano può aiutarti concretamente.

Dall’idea alla pratica: laurea Unicusano

Diventare imprenditore e mettersi in proprio è il tuo sogno nel cassetto? Grazie ai corsi di laurea dell’area economica potrai acquisire tutte le competenze che ti servono per sviluppare idea imprenditoriale e business plan di successo.

I corsi di laurea dell’area economica sono:

  • Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management (triennale – classe L-18)
  • Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economiche (biennale – classe LM-56)

Il primo corso, di durata triennale, punta a dare allo studente conoscenze di base circa discipline afferenti ad economia, finanza, statistica e matematica. Grazie alle nozioni acquisite, sarai in grado di valutare la fattibilità di un’idea e analizzare tutti i fattori che hanno a che fare con il suo sviluppo.

Nel corso di studi in Scienze Economiche, invece, avrai modo di approfondire nel dettaglio le basi acquisite nella laurea triennale, sviluppando competenze ancora più forti e trasversali nel campo dell’economia.

Hai un’idea di impresa nel cassetto? Non aspettare: per iscriverti ai nostri corsi di laurea, contattaci o chiama il numero verde 800.98.73.73

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Business plan nella fase di startup : idea imprenditoriale, modello di business e identità aziendale

  • Includes bibliographical references.
  • D. Nicolò, professor at the Università Mediterranea of Reggio Calabria.

ISBN: 9788823882423

I manuali ; 182

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È il documento che permette di catturare l’attenzione degli investitori, ma anche un processo che mira a raccogliere informazioni, effettuare analisi e valutazioni. Ha anche una fortissima valenza interna, per stimolare organizzazione e management a raggiungere gli obiettivi d’impresa. Ecco come si scrive e perché un Lean Business Plan è più efficace

Pubblicato il 22 Lug 2019

business plan idea imprenditoriale

Spiega chi è l’azienda, cosa fa e come lo fa: ecco cos’è il Business Plan , il documento d’eccellenza per calamitare capitali e interesse degli investitori. Può essere più o meno corposo e dettagliato, descrive le strategie di un’impresa che già opera sul mercato, oppure il progetto imprenditoriale di una startup , e indica come il management intende perseguirle. In realtà,  il business plan  è più di un semplice documento. È anche il processo che porta a definire le caratteristiche fondamentali di un progetto imprenditoriale.

Per una startup, la realizzazione del Business Plan è una tappa cruciale sulla via del successo, tanto che spesso negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di contest e competition in cui le imprese neo costituite si contendevano un finanziamento in denaro a suon di Business Plan. Saper catturare l’interesse degli investitori e delle banche permette di partire con il giusto passo e dare slancio alle strategie di espansione e internazionalizzazione. Ecco, quindi, alcuni consigli pratici su come si scrive un Business Plan aziendale.

Indice degli argomenti

Business Model e Business Plan

Business Model e Business Plan sono documenti importantissimi per le imprese. Nel Business Model l’azienda spiega i suoi valori fondanti, le soluzioni strategiche e organizzative che gli permettono di creare valore per i clienti e, più in generale, gli stakeholder, ovvero chiunque abbia un interesse verso le sue attività (dipendenti, azionisti, creditori…). Nel Business Plan, invece, l’azienda illustra che cosa farà per tradurre in pratica il Business Model, definendo più in dettaglio quanto tempo e quanto capitale serviranno per partire e affermarsi sullo scenario competitivo.

Cosa è (cosa non è) e a cosa serve un Business Plan

Il Business Plan è un documento che sintetizza “nero su bianco” tutte le caratteristiche salienti di un progetto imprenditoriale. Generalmente abbraccia un orizzonte temporale che va dai 3 ai 5 anni (medio termine) e per questo motivo deve essere periodicamente aggiornato sulla base dei risultati ottenuti.

«Il Business Plan – spiega Andrea Gaschi, Associate Partner di P4I – Partners4Innovation – è un processo che mira a raccogliere informazioni, effettuare analisi e valutazioni . È il risultato dell’applicazione di un insieme di metodologie tradizionali sviluppate nell’ambito di diverse discipline, come la strategia , il marketing , l’accounting, ricondotte all’interno di uno schema unitario».

Questo, in estrema sintesi, quello che è un Business Plan, ma cosa, invece, non è? «Di sicuro non è uno schema in Excel scaricato da Internet attraverso cui fare simulazioni economico-finanziarie. E nemmeno un template standard da riempire con i dati raccolti in azienda», prosegue.

Andrea Gaschi

Andrea Gaschi

Come fare un Business Plan: la struttura

Il Business Plan ha una duplice funzione. Internamente, informa e guida il management nei processi decisionali. Esternamente, invece, promuove il progetto imprenditoriale verso gli stakeholder e gli operatori finanziari in particolare.

Il Business Plan si compone di due parti essenziali:

  • Parte descrittiva : indica i mercati di riferimento e il settore in cui opera l’azienda. Spiega la strategia, gli obiettivi, presenta il piano operativo, la società, i soci e il progetto che si vuole realizzare.
  • Parte economico-finanziaria : contiene la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria del progetto e stima la sua redditività.

La parte descrittiva deve contenere l’analisi di tutta una serie di aspetti chiave, come quelli normativi, contabili e fiscali, la struttura del mercato e la concorrenza, gli aspetti organizzativi interni. La parte economico-finanziaria, invece, deve indicare le vendite previste e il Break Even Point (ovvero il livello di fatturato a partire dal quale l’azienda avrà smesso di coprire i costi iniziali e inizierà a guadagnare), i costi previsti, gli investimenti da sostenere con le relative coperture e il flusso di cassa.

Per le nuove attività sarà opportuno riportare gli stadi di sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale, con l’indicazione di quali fasi sono già state completate e quelle che, invece, sono da avviare ex novo o da completare. Per le realtà che già operano sul mercato, invece, sarà importante far conoscere l’azienda e la sua storia (costituzione, assetto societario, situazione economica e finanziaria) oltre che i traguardi già ottenuti in passato.

Un modello di Business Plan

La domanda che molti si pongono è: cosa scrivere in un Business Plan? In realtà non esiste uno schema valido a priori per tutte i progetti imprenditoriali. Esiste, però, un elenco di contenuti che non possono mai mancare in un documento di questo tipo. Uno schema di riferimento del piano di business può essere questo:

  • Executive Summary : questa parte descrive in sintesi il progetto imprenditoriale, la storia dell’azienda, la mission, i business goals e come sarà organizzata e strutturata l’attività imprenditoriale.
  • Descrizione della società e del management : indica chi sono i soci e i manager, le funzioni e i ruoli, i loro curricula e background, le esperienze pregresse e i risultati ottenuti.
  • Descrizione dei prodotti e servizi : questa parte illustra in dettaglio i prodotti/servizi, con le loro caratteristiche distintive e le fonti di vantaggio competitivo. Inoltre, fa capire se sono già pronti per essere commercializzati o, al contrario, qual è il time-to-market ipotizzato per il loro lancio sul mercato.
  • Analisi del settore o dei settori di riferimento : spiega a quali consumatori target l’azienda si rivolge; come e perché i prodotti e servizi saranno in grado di assicurarle un vantaggio sostenibile e duraturo nel tempo.
  • Concorrenza e mercato : in questa sezione si inserisce una vera e propria analisi del mercato, indicando il posizionamento della società rispetto ai principali competitor diretti e indiretti e l’eventuale presenza di barriere all’entrata.
  • Strategie di marketing : indica le strategie commerciali identificando i canali ipotizzati per la distribuzione e le leve promozionali che saranno messe in atto.
  • Piano di realizzazione dell’idea di business : descrive, per ogni funzione aziendale, quali sono le attività necessarie per realizzare gli obiettivi della società, le relative tempistiche e, fattore sempre più rilevante negli ultimi anni, l’impatto ambientale delle attività produttive.
  • Fabbisogno di capitali : contiene la stima del capitale (di rischio e di debito) necessario per avviare l’impresa, indicando i termini, gli importi e le eventuali garanzie offerte.
  • Flussi finanziari: questa parte tratta le risorse finanziarie con cui si prevede di sostenere l’attività imprenditoriale, distinte tra capitale proprio (capitale sociale, utili…) e capitale di terzi (fondi, obbligazioni, debiti verso le banche…). È completata con la stima del Cash Flow Operativo, ovvero dei flussi di cassa che si generano con l’avvio dell’attività e che si ottengono scorporando dalle entrate legate alle vendite le uscite sostenute per l’acquisto di materie prime e semilavorati, costo del lavoro, imposte e tasse.

Executive Summary: cosa è e perché è importante

L’Executive Summary è la parte più importante del Business Plan, quella che permette di dare un’idea di cosa fa l’azienda, come lo fa e in cosa si distingue dalle altre. Si tratta della parte introduttiva del piano imprenditoriale, quella in cui vengono elencate e spiegate in modo sintetico le diverse parti del Business Plan, per fornire un’idea del progetto imprenditoriale. Questa è la parte che viene letta prima e quella su cui si gioca la possibilità di catturare l’interesse del lettore a proseguire la lettura. Ma come deve essere un Executive Summary per poter catturare l’attenzione e convincere? Ecco le caratteristiche del modello di riferimento più efficace.

  • Sintetico : l’Executive Summary è un sommario, ovvero un breve riassunto che tratta per sommi capi tutti i punti del piano di business che si andranno a sviluppare successivamente.
  • Chiaro : deve indicare quali sono gli obiettivi dell’impresa, quali sono i mercati target e con quali prodotti e servizi li si vuole approcciare. Ma soprattutto, un Business Plan deve essere sostenibile. Inutile porsi (e proporre agli stakeholder) obiettivi troppo ambiziosi, difficilmente raggiungibili.
  • Argomentato e concreto : deve supportare con dati realistici e credibili l’idea imprenditoriale e spiegare perché ritenete che la vostra azienda sarà una realtà di successo.
  • Scritto bene : sembra superfluo ricordarlo, ma un testo con errori di ortografia e refusi darà una pessima impressione del vostro operato e, di conseguenza, della vostra idea imprenditoriale.
  • Originale : per attirare l’attenzione di chi lo legge, l’Executive Summary deve esprimere la personalità e la creatività di chi lo ha redatto e dimostrare l’unicità dell’idea imprenditoriale.

Cosa deve contenere l’Executive Summary

Ovviamente, non esiste uno schema preciso di ciò che deve contenere un Executive Summary, perché il suo contenuto dovrà essere plasmato sull’azienda, i suoi soci e i suoi obiettivi di business. Esistono, però, alcuni argomenti ricorrenti, che sarebbe meglio indicare in un Executive Summary. Eccoli.

  • Background del management Chi siete, qual è la vostra storia di imprenditori, quali sono le vostre esperienze pregresse e quali risultati avete ottenuto.
  • Prodotti e servizi Qual è il vostro core business, quali sono le peculiarità dei vostri prodotti/servizi e qual è il loro valore aggiunto per i clienti.
  • Settori di mercato cui ci si rivolge A quali mercati vi rivolgete e perché li avete identificati come potenzialmente interessanti, quali sono le prospettive di crescita future dei segmenti di mercato che coprite.
  • Piano finanziario Qual è il fabbisogno di capitali della vostra azienda e in che modo avete pensato di accedere a queste risorse finanziarie.
  • Piano di marketing Qual è il marketing mix, quali sono le strategie di marketing e le tattiche, che tipo di canali intendete utilizzare e in che modo.

Ovviamente, queste sono linee generali, ma i contenuti dell’Executive Summary variano in relazione alla tipologia di interlocutori cui vi rivolgete. Il vostro obiettivo principale è reperire capitale o fondi di debito? Questo significa che i vostri interlocutori sono i potenziali investitori, le banche, le finanziarie, i fondi. In questo caso bisognerà valorizzare soprattutto la sostenibilità finanziaria della vostra idea imprenditoriale.

I vantaggi dell’utilizzo di un Business Plan

La possibilità di mettere “nero su bianco” gli obiettivi aziendali e definire le strategie utili per realizzarli permette all’imprenditore di organizzare al meglio la propria attività e razionalizzare i percorsi strategici. Il Business Plan, inoltre, aiuta gli intermediari finanziari (banche, fondi, finanziarie…) a valutare meglio il grado di rischiosità dei propri investimenti nella nuova impresa. Infine, il Business Plan è una cartina di tornasole per l’imprenditore, che viene aggiornato sulle opportunità e i rischi dell’attività. Il piano, infatti, non esaurisce la sua utilità al momento della costituzione della nuova impresa ma dovrà essere periodicamente aggiornato , controllando il raggiungimento effettivo dei risultati economico finanziari indicati e predisponendo possibili “aggiustamenti” in corso d’opera alle strategie aziendali. E se è vero che un buon Business Plan non è la garanzia del successo dell’impresa, è vero che se ben congeniato ed eseguito riduce sensibilmente i rischi di fallimento, sia perché evidenzia tutti gli aspetti da monitorare per la riuscita del progetto e sia perché la sua natura dinamica permette di adottare con il giusto anticipo le azioni correttive necessarie per centrare gli obiettivi dichiarati.

Lean Business Plan per massimizzare le performance

«Pianificare è essenziale ma i piani sono generalmente inutili», sosteneva il generale americano Dwight Eisenhower . I Business Plan tradizionali sono lunghi e complessi, difficili da aggiornare. La conseguenza è che spesso rimangono chiusi in un cassetto, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità di intervenire su questi documenti.

L’applicazione del modello Lean alla procedura di elaborazione del Business Plan aiuta le aziende a ridurre i tempi di stesura, la lunghezza e la complessità del documento. Un Business Plan Lean è un documento snello, che permette di valutare con facilità i risultati ottenuti e procedere rapidamente agli aggiustamenti necessari per ottenere miglioramenti incrementali sui risultati di business, riducendo al minimo i rischi di insuccesso.

Un Lean Business Plan permette al management di aumentare le opportunità di successo, ragionando in un’ottica di “piccoli passi”. «Il business planning lean – spiega Marco Planzi, Associate Partner di P4I – Partners4Innovation – è un processo interno all’azienda che aiuta a sviluppare una strategia imprenditoriale solida, a rivederla non appena si conoscono meglio i clienti e i loro bisogni e misurare in modo preciso le performance ». L’adozione di questo approccio agile e minimalista permette di compilare un piano di business in meno di un’ora puntando sui soli elementi essenziali, riducendo al minimo fronzoli e ridondanze con la certezza di mettere a fuoco da subito il Business Model più efficace rispondendo a poche, semplici, domande. Il Lean Business Plan, prosegue Planzi, «sintetizza ciò che succederà e quando, chi è responsabile di cosa e quello che ci si deve aspettare in merito alle vendite, alle spese e ai flussi di cassa».

Marco Planzi

Marco Planzi

Ma quali sono gli elementi di un Lean Business Plan? Secondo gli esperti di P4I – Partners4Innovation, le componenti essenziali sono 4:

  • Strategia : cosa si vuole fare
  • Tattica : come si farà
  • Execution : chi farà cosa
  • Financials : quali risultati si otterranno

Il Lead Business Plan è, quindi, ben più di un documento, piuttosto è un processo che mira al miglioramento continuo delle performance d’impresa. Dopo aver definito una strategia, dopo averla tradotta in pratica e analizzato i risultati ottenuti, sarà possibile intervenire sul Business Plan e ricominciare daccapo, in un processo virtuoso continuo.

I documenti da allegare al Business Plan

Una volta scritto il documento vero e proprio, bisogna capire quali documenti ha senso allegare al Business Plan. Il piano serve anche a supportare la pianificazione economica e finanziaria dell’impresa, infatti generalmente al documento principale si allegano lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e il Prospetto di Tesoreria. I preventivi dei fornitori e i contratti già siglati serviranno a dare consistenza al piano economico-finanziario, insieme alle stime e alle ricerche sui mercati target. Se il progetto imprenditoriale si realizza come emanazione ( spinoff ) di una società che già opera sul mercato, è utile allegare l’ atto costitutivo e lo statuto, che elencano i soci e presentano gli schemi di funzionamento della società, gli organi aziendali, i poteri degli amministratori, i criteri di ripartizione degli utili… Il curriculum vitae dei soci è importante, perché mette in evidenza la loro formazione ed esperienza, la conoscenza del settore e le motivazioni che li spingono verso la realizzazione delle idee di business. Oltre al C.V. è necessario allegare la situazione patrimoniale e finanziaria dei soci, che offrono una misura della loro capacità di far fronte alla richiesta di restituzione del capitale preso in prestito.

Conclusioni

I vantaggi di un piano imprenditoriale ben congeniato ed eseguito sono numerosi. «Spesso – conclude Gaschi – la stesura del Business Plan è vista come un adempimento dovuto per accedere a finanziamenti e capitale di debito. In realtà, si tratta di un documento che serve in primis al personale, per capire a fondo l’organizzazione , e al management , per dimostrare la caratura del progetto d’impresa, definire l’assetto economico-finanziario e incentivare, attraverso la pianificazione, il miglioramento delle performance aziendali».

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Andrea Gaschi

  • B business model
  • G Gestione aziendale
  • M Management
  • M marketing
  • O obiettivi
  • S stakeholder
  • S strategia

Innovation Management

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70 Small Business Ideas for Anyone Who Wants to Run Their Own Business

Meg Prater (she/her)

Published: March 19, 2024

A good business idea may seem hard to come by, but with some planning and preparation, you can easily launch a small business to supplement your income — or become your own full-time boss.

Small business ideas symbolically showing the spirit of a small business

Maybe you already have an idea of the business you’d like to start. But while you might feel ready for a new venture and passionate about your idea, you might be looking for some direction.

Download Now: Free Business Startup Kit

To help get you started, here's a list of small business ideas separated into a few sections:

  • What makes a good small business?

Best Small Business Ideas

Best businesses to start with little money, home business ideas.

  • Online Businesses Ideas

Easy Businesses to Start

Business ideas for students, creative small business ideas, how to start a small business at home, starting a small business: faq.

The first step to becoming a successful entrepreneur is finding a business idea that works for you. In this article, you’ll find dozens of small business ideas you can start from home and scale up as your clientele grows. Let’s get started.

What makes a good small business idea?

Not all small business ideas are made equal: Some require more effort and funding than others, while some can be launched with few resources — or resources you already have. As a potential small business owner, you’ll want to save as much money as possible on training, rent, supplies, and other necessities.

Let’s go over what makes a good business idea:

  • Requires little to no training . A good small business idea will ideally leverage your existing field of expertise and require little to no training. That will not only shorten your time-to-launch, but also lessen your expenses, since training courses can cost a significant amount of money. Plus, you’ll be more confident offering services that you feel prepared to deliver.
  • Requires low setup costs. Your business should be cheap to start. Maybe you only need to purchase a website domain or buy a desk for your garage.
  • Requires little hands-on inventory or supply management . A great business idea needs few supplies and little inventory management. If you want to sell physical goods, you can either try drop-shipping and manually make goods in small batches.
  • Is based online . The best small business ideas are based online and can be carried out from your personal computer. This will automatically lower your commuting costs and give you greater flexibility over your personal and work life.
  • Can sustainably be managed by few people . As a small business owner, you won’t have the funds to hire other people to help you run your business — at least not at first. A good business idea should give you the ability to run your business on your own.

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9 templates to help you brainstorm a business name, develop your business plan, and pitch your idea to investors.

  • Business Name Brainstorming Workbook
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  • Business Startup Cost Calculator

You're all set!

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Airbnb Co-founder, Brian Chesky, said, “If we tried to think of a good idea, we wouldn’t have been able to think of a good idea. You just have to find the solution for a problem in your own life.”

If you’re like Brian and you’ve already thought about a solution for a problem you encounter in your life — or you’re on the path to doing so — then starting a small business may be in your future. It may also be for you if you dream of clocking out of your nine-to-five job for the last time and becoming your own boss.

Below, we include the best ideas for you to start your small business — with resources and examples to help you get started.

1. Handyman

business plan idea imprenditoriale

8. Life/Career Coach

If you have experience navigating career, personal, and social transitions successfully, put it to good use as a life or career coach. Many of us are looking for guidance in our careers — and finding someone with the time to mentor us can be tough.

Life/career coaches don’t come cheap, but they are able to offer clients the intense and hands-on training and advice they need to make serious moves in their personal and professional lives. After all, everyone needs some uplifting advice from time to time.

To start your life/career coaching business with confidence, you can look for a certification program (like the Life Coach School’s or Diane Hudson’s ), then apply your skills as you acquire new clients.

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A resume writing business is economical, has few overhead costs, and has few educational requirements. We still recommend having an Associate’s or Bachelor’s degree and a few resume samples on hand. If you still feel that you need to brush up on your resume writing skills, you can take a course like Coursera’s or LinkedIn Learning’s .

Once you’ve gotten resume writing down, you can expand your business to include cover letter writing and even offer career coaching services in conjunction with these services.

10. Freelance Writer

If you have writing skills , there’s someone out there willing to pay you for them. Write blog posts, magazine articles, and website copy galore — just make sure you have a body of work built up to share with potential clients. Even if you create a few sample pieces to have on hand, they’ll help exhibit your work and attract new business.

To become a freelance writer, it’s essential to choose a specialty. For instance, you might choose to only write for publications in the healthcare industry (maybe because you were previously a healthcare worker) or focus on lifestyle publications. Whatever the case, specializing will help you find your niche market and gain confidence as a new freelancer writer.

There are no educational requirements for freelance writing, but you do need strong writing skills. It also helps to enjoy writing. While certification may be beneficial, getting practice and writing every day is more important. Try these writing prompts to start.

11. Landscaper

Mowing, tree-trimming, and seasonal decor are all neighborhood needs. If you have or can acquire the equipment, a landscaping business can be a lucrative affair. It’s also a great choice if you enjoy doing it for your own home and have a good eye for landscape design.

The good news is that you can start small. For instance, you could offer your neighbors seasonal planting services and start with a few perennial plants, or simply offer mulching services.

To grow your landscaping business, you should consider taking some formal training. The following organizations offer courses:

  • New York Botanical Gardens

After completing a course and getting enough experience, you can apply for a certificate from a landscaping organization. While a certificate isn’t necessary to work in the field, it can build your credentials and help you make industry connections to take your landscaping business to the next level. The Association of Professional Landscape Designers offers one potential certificate you could pursue.

Some states require licensure, especially if you’ll be using pesticides and fertilizers. Be sure to review the requirements for your state.

Learn some of the basics now with this video on landscape design from Lowe’s:

12. Videographer

Video production requires you to have invested in the equipment up front, which can be quite expensive. But that’s also what makes your services so valuable. Make sure you have a reel of your work to share or create a website with several selections of your work available for interested viewers.

There are no educational or licensure requirements for starting a video production business. As with writing and other creative arts, though, it pays to specialize. Real estate videos differ radically from wedding videos, and wedding videos differ radically from in-studio interviews and testimonials. By specializing, you target a highly specific customer who’ll benefit the most from your services, and you can also skill-up more effectively in one shooting style.

While you can find general classes on videography, you should consider taking a class in the type of videography you’d like to do. For instance, you could take The Complete Wedding Videography Course .

Hot tip: If you’re interested in specializing in video marketing, check out The Ultimate Guide to Video Marketing and download our starter pack below.

→ Access Now: Video Marketing Starter Pack [Free Kit]

13. Photographer

Start by conducting photo shoots for your family and friends. As you build a body of work, ask for referrals and reviews. Photography businesses often grow by word of mouth, so create a Facebook page where you can tag recent clients. Photos where you tag those clients will show up in their friends’ newsfeeds, where they can view your work. You can also ask them to leave reviews on your Facebook business page.

Like with a video production small business, you’ll want to specialize. Will you do product shoots or portraits? How about wedding or fashion photo shoots? Once you specialize, you’ll be able to create a body of work that most accurately represents your strengths.

There are no educational or licensure requirements for starting a small photography business. Still, we recommend investing in a few photography courses, especially if you haven’t used your camera in a while. Some courses you might start with include:

  • Cornell’s Digital Photography Certificate Program
  • New York Institute of Photography’s Course

From there, seek courses that help you build skills in your chosen specialty.

If you’re not sure where to start with freelance photography, take a look at Erica Clayton’s journey into the business below. Her advice? Give yourself a firm deadline to turn a profit.

14. Bed and Breakfast Owner

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Some consulting industries are more competitive than others, so be sure to complete your research before starting a small consulting business. One way to find out how competitive a consulting niche is by doing keyword search . If your target niche is highly searched or is already dominated by big companies, you may have a harder time breaking in. You can use keyword research tools to uncover keyword volume and local demand.

If there’s room for you to enter the market, the next step is to land your first clients. Be sure to participate in local networking events covering your niche and reach out to potential prospects through cold calling and emailing. Investing in dedicated sales software can also help measure and improve your emailing strategy, as well as keep track of worthwhile leads.  

12. Event Planner

An event planning business is an excellent choice if you have great organizational and interpersonal skills, and it’s relatively cheap to start. You might choose to specialize in a specific type of event — like weddings or company meetings — or set yourself up as an event planner of all trades.

The good news is that event planners are always in demand. It’s not an easily automated job, so this small business idea is set to thrive regardless of the digital landscape. To start, you’ll want to look for a platform that will easily allow you to advertise your availability, such as event planner directories like Eventective and WeddingWire .

If you’re highly organized, detail-oriented, and have experience planning large events, it might be time for others to benefit from your skills.

13. Personal Assistant

Personal assistants help business owners and executives take care of administrative tasks. To launch a freelance personal assistant business, you should leverage networking opportunities on LinkedIn and attend small business events at local chambers of commerce. Most local business owners might not even know they need a personal assistant until you market your services to them.

If you’re an organized, highly-detailed person, the life of a personal assistant might be for you. Don’t want to be tied to one office or person all day, every day? Consider becoming a virtual assistant, which allows you a more flexible work environment.

To become an assistant, choose a niche — will you be helping women business owners specifically? Do you have a specific field of expertise, like bookkeeping? A website can also go a long way, and be sure to print business cards for you to hand out during networking events.

14. Consignment Shop Owner

If you have an eye for style but don’t want to invest in the inventory of a brand-new boutique, consider starting a consignment shop. It will allow you to curate a collection of clothing that matches your goals and aesthetic without the overhead of a boutique selling entirely new garments.

The beauty of a small consignment business is that you can now start one online. You can sign up on a platform such as Poshmark , Depop , and even Etsy , then easily start selling your own used fashion from home.

Once you’ve defined your niche — such as vintage clothing, unique locally made art, or colorful shoes — you can begin sourcing new products from your local stores and thrift shops.

15. Caterer

If the personal chef gig is too restrictive for your schedule, consider catering instead. Pick your projects, work on fewer but larger events, and hone in on your time management skills.

Becoming a caterer is a natural step for those who are used to cooking for large events — for instance, you may have already catered your friend’s wedding or brought a 20-person meal to a potluck (that counts, too!).

It’s essential that you have enough temperature-regulated storage for the meals prior to each event, and that you arrange for reliable, temperature-controlled transportation to and from your home kitchen. Alternatively, you can lower your costs by inviting customers to pick up their order at your home.

16. Gym Owner

Kickboxing gyms, yoga studios, CrossFit, oh my! Turn your passion for fitness into a community for others by creating your own gym — start one from the ground up, become an affiliate, or open a franchise location.

Available franchise opportunities include Anytime Fitness, Orangetheory Fitness, Pure Barre, Planet Fitness, Crunch Fitness, and more. Be prepared to take out a loan to finance your franchise — most agreements start with fees upward of $20,000. But the payoff can be tremendous due to brand recognition. You’ll have no trouble recruiting new members as long as you use local marketing strategies .

Alternatively, you can create a local studio, but ideally, it should be for a specific activity instead of general fitness. Yoga, pilates, bootcamp-style gyms, and martial arts perform well as independent fitness studios.

17. Boutique Agency Owner

What’s your specialty? Whether it’s marketing, social media, or PR, it might be time to start your own agency. Many other small businesses need this type of help but don’t have the resources or volume to necessitate a full-time position.

To start an agency, you would ideally have worked in your specialty for a number of years. You should also be prepared to interface directly with clients, fulfill their requirements, and temper their expectations (if they want results in an unreasonably short amount of time).

Consider building a small team and learn from other entrepreneurs who’ve successfully started their own agencies, like Duane Brown of Take Some Risk .

18. Coffee Shop Owner

Turn your caffeine addiction into something a little more lucrative. Opening a franchise or buying an existing shop are lower-risk entry points to the coffee game, but they usually require a little more cash upfront. Starting a shop from scratch requires more planning and work — but it also maximizes your earning potential in the future.

A coffee shop is an excellent fit if you already have a full-time remote job and wish to supplement your income with a small business. You can manage the coffee shop as you work at one of the tables, but be sure to have the budget to hire an experienced barista who can pick up the slack.

If you would like to open a coffee shop and run it full-time on your own, you’ll need to undertake barista training, understand worldwide coffee sources, and have excellent customer service skills.

19. Moving Company

A truck, moving equipment, manpower, and the correct permits and insurance are the building blocks of starting your own moving company . Before you buy your first fleet of trucks, however, start small with a moving van and keep your costs low.

Still sound like too much of an initial investment? Consider offering packing services only, which have a much lower financial barrier to entry. You can partner with moving companies and offer to do their packing, or have them refer clients to you.

You could even take a niche approach to the industry as Astro International has by offering international moving services.

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2. Vending Machine Owner

Since 2015, the growth rate for vending machine businesses has increased 1.4%. Even as social distancing restrictions are still in place, this business can still be lucrative if you choose the right locations. High-traffic is key — places like hospitals, schools, and community centers are smart places to start placing your machines to generate enough revenue to cover cost and turn a profit.

3. Social Media Manager

Do you have a knack for social media? As a social media manager, you can use your skills to manage the social media accounts for companies and even individual people. Influencer marketing has become more common and many influencers rely on marketing agencies or employees to help them run their social channels.

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Online Business Ideas

If you want a business idea that you can run entirely online, check out the ones below. These ideas are ideal for those looking for a passive income stream. In other words, you shouldn’t need to do too much manual work to launch these businesses from your home or preferred business location.

1. Become an online reseller.

To become an online reseller, all you need is some business savvy and some funds to invest in product stock from manufacturers — or, of course,the willingness to sell your own used items. Generally, this is a low-touch but high-performance way of creating a passive income online business.

Online resellers usually use a platform, such as Facebook Marketplace or Amazon Sellers, to sell either their own or manufacturers’ stock. The benefit of using Facebook Marketplace is that you can begin today with your own Facebook account, and simply list items that you already own.

Interested buyers typically drive directly to your home for pick-up — but if you’re not interested in human interaction, you can leave it outside and have the buyer pay via an online platform.

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Blogging is one of the most accessible small businesses to start, and there are countless niches to choose from. That said, because there are many blogs online, you’ll need to learn blog SEO and keyword research to ensure your audience finds you. That way, you actually make money out of your blogging efforts.

The great news is that a small blogging business has a ridiculously low overhead. All you need is a custom domain and your time for writing blog posts. Although finding the right topic ideas and outlining your posts may seem challenging at first, especially if you’re new to writing, you can let a blog ideas generator do most of the grunt work for you.

These tools leverage Artificial Intelligence to help you brainstorm ideas and set up your content structure. That way, you can kickstart your creative juices and begin writing about what you love right away. 

5. Home-Baked Goods Seller

Warehouse-made, store-bought chocolate chip cookies will never compare to a batch made with love in someone’s home. Simple desserts can be easily baked and packaged to sell at local events or around your neighborhood. Use custom labels and watch the word spread about your goods!

You can begin a baked goods business easily by opening a Facebook and Instagram profile. Facebook and Instagram are both excellent platforms to market your goods, show pictures of your previous baked products, and even showcase happy clients.

Build a loyal following slowly, and save on costs by asking clients to drive to your home to pick up their order. Choosing a niche can be helpful here, or baking in a specific style that can’t be found at grocery store bakeries. The overhead can be especially low if you already have most essential baking supplies.

6. Ecommerce Store Owner

Do you create, collect, or curate anything special? Consider starting an ecommerce store and turning your hobby into a full-time job. Whether you need somewhere to sell all that pottery you’ve been making, or an excuse to search for the sports memorabilia you love tracking down, an ecommerce store can make it financially viable for you to pursue your passion.

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Starting an ecommerce store is simple and easy. You can set up a shop using an ecommerce website builder , all of which start at a minimal monthly subscription (some even start at free). Be sure to take good photos of your products and write descriptive product pages .

If you don’t have inventory, you can always own an ecommerce store by using dropshipping . Instead of creating and shipping your products yourself, you’ll instead partner with a dropshipping website and have them mail out the orders directly to your client.

7. House Cleaner

With a low barrier to entry, house cleaning can be a great way to start doing what you love — soon. Consider advertising to homes in your neighborhood and get more bang for your buck by earning a few small businesses as clients as well. They’ll usually bring in a higher paycheck for a similar amount of work.

To become a house cleaner, you should be prepared to invest in cleaning supplies and accessories, or be willing to use your own. If you plan to serve small businesses, you should buy industrial janitorial supplies so you can get work done more effectively.

Need some inspiration? This small business cleaning service grew virtually overnight on Instagram after their content went viral during the pandemic.

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Learn more about choosing the right structure for your business from the Small Business Administration.

6. Create a business bank account.

Once you have a legally formed business and have been issued an Employer Identification Number (EIN), open a bank account specifically for your business. Having a business bank account is essential for keeping your personal and business finances separate which can help you gain an accurate picture of your business’s cash flow and financial health.

Additionally, keeping your personal and business finances separate makes bookkeeping and tax preparation easier.

Many banks offer business checking and savings accounts. Business checking accounts typically do not have a limit on the number of transactions that can take place, and issue a debit card that can be used for making business purchases. However, these checking accounts do not accrue interest.

Business savings accounts typically earn interest over time but have a limited number of transactions that can occur each month. When you’re just starting out, look for a business bank account that does not have a minimum balance requirement so you are not penalized for having low funds as you work to build your business.

7. Determine if your business idea works well from home.

Ask yourself whether your business idea will work well from home. Some businesses simply aren’t suited to be based from home. If you want to run a dog boarding center but live in an apartment without a backyard, you might want to consider a dog walking business instead.

8. Set up an office.

If your business idea is well-suited for being run from home, it’s still important you have a designated workspace. While a home office might not be possible, consider setting aside a corner in your living room or putting a desk in your bedroom for a space that inspires you and creates the conditions for success.

Need a more professional space? If you conduct client-facing work requiring you to be on video calls, no one wants to see your rumpled sheets in the background. Check out local coworking spaces for memberships that earn you access to conference rooms, desk space, and more.

9. Get to work!

You’ve put in the hard work, but I’ve got bad news — it’s only going to get harder. But most entrepreneurs will agree that the payoff of being your own boss, making your own hours, and working on projects that you’re passionate about will pay dividends for the rest of your life.

What are the types of small businesses?

The types of small business structures are sole proprietorships, partnerships, limited liability companies (LLCs), and corporations.

  • Sole Proprietorship — The simplest type of business structure is a sole proprietorship, which is also the easiest to start. As a sole proprietor, you are personally responsible for the business's liabilities and profits, and you have complete control over your business. If you are a solopreneur, you are automatically considered a sole proprietor.
  • Partnership — A partnership is a business model involving two or more individuals who agree to share the business‘s profits and liabilities. Each partner contributes to the business and shares the risks and rewards. It’s essential to have a partnership agreement that defines each partner's roles and responsibilities to ensure clarity and prevent potential misunderstandings.
  • Limited Liability Company (LLC) — An LLC, or limited liability company, is a common option for small businesses because it protects its owners by separating personal assets from the company's liabilities. To form an LLC, the business owner must file the required paperwork with the state.
  • Corporation — A corporation is an independent legal entity distinct from its owners. It provides limited liability protection to its shareholders, who are not held personally accountable for the company's debts. Corporations have formal requirements and often raise capital by issuing stocks or shares.

Which business type is best?

The best business type is a limited liability company (LLC). Operating as an LLC means that your personal assets are separate from your business assets. If your business goes bankrupt, your personal holdings won’t be affected. That said, it’s also one of the costlier types, requiring a fee paid to the state.

The easiest business type to start is a sole proprietorship. The main downside is that there’s no differentiation between you and your business.

It's crucial to seek advice from legal or accounting professionals to determine the best business structure based on your unique needs and objectives. Each structure has advantages, legal requirements, tax implications, and flexibility considerations.

How do I create a business idea?

To create a business idea, determine your skill set, work preferences, startup budget, and available resources. It’s important to strike the right balance between what you can feasibly offer and what you can feasibly afford in the short and long term.

We recommend starting with your skill set so that you can easily determine the niche in which you can effectively compete. For instance, if you have ample experience as a writer, you might consider starting a freelance writing business. But if you know you’d prefer to work with clients face-to-face, you might choose to start a ghostwriting business instead. That’s why it’s so important to take your work preferences into account, as well.

After that, take a look at your budget and determine the type of business you can start based on the resources at your disposal. For instance, you might not be able to afford a physical office or location, so a location-based business will likely not be a good fit. In that case, starting an online business is your best option.

What resources or tools can I use to refine and validate my business ideas during the brainstorming process?

Online market research tools like Google Trends, Keyword Planner, and SEMrush can provide insights into market demand, competition, and keyword trends related to your business niche. Industry reports and market analyses from reputable sources such as IBISWorld, Gartner, Statista, and industry-specific publications can offer valuable data and trends to inform your decision-making. Ensure you know the industry risk before embarking on your small business venture.

→ Download Now: Market Research Kit [Free Download]

Additionally, joining entrepreneurial communities, forums, and social media groups can provide opportunities to seek feedback, network with like-minded people, and gain insights from experienced entrepreneurs. Finally, consider conducting surveys or interviews with potential customers to gather feedback and validate your business concept before investing significant time and resources.

What are some of the most successful small businesses?

Every small business has the potential to be successful and profitable, provided it’s backed by a strong product-market fit and a robust business plan . These two elements are essential. Maybe postnatal services are one of the most successful small businesses to launch, but if you live in an area with declining population or a large elderly population, then that small business idea won’t yield a high return on investment.

Think carefully about the market where you’re launching your business, and you’ll be more than likely to see lasting success.

What are the top growing small businesses?

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Reporting by Rama Venkat in Bengaluru; Editing by Savio D'Souza

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Mark Cuban Applauds 10-Year-Old Entrepreneur's Innovative Business Plan: 'What A Great Idea'

Entrepreneur and “Shark Tank” investor Mark Cuban recently praised a business idea proposed by a 10-year-old.

What Happened : On Wednesday, Cuban took to X, formerly Twitter, to express his admiration for a business plan detailed by a young entrepreneur’s father. The plan involved a service where, for $100 per year, the kid would take care of customers’ trash twice a week.

Cuban’s said, “🔥🔥🔥 what a great idea”, showed his approval of the innovative concept.

See Also: UPS Earnings Show The Weight Of $170,000 Salaries While It Learns To Navigate Shipping Slump

Startup founder Bill Smith explained his 10-year-old’s idea in detail in the post, which garnered Cuban’s reaction.

In the post, he shared a personal anecdote about guiding his son through a sales endeavor. Smith’s son initially feels disheartened after knocking on 40 doors and only securing one customer, falling short of his goal of three.

However, Smith encourages his son not to give up and asks when he plans to follow up. Despite his confusion about the concept, he diligently follows up with everyone, even those who initially expressed uncertainty.

His persistence pays off, as he gains five more customers, bringing his total to 13, with many coming from referrals.

Smith said, “Most people only ask once. They give up too early. Don't forget how powerful just following up is.”

This isn’t the first time Cuban has shown his support for young entrepreneurs. Known for his early entrepreneurial ventures, including selling garbage bags door-to-door at age 12, Cuban often shares business advice and encourages entrepreneurial spirit.

Why It Matters : Cuban’s endorsement of the business plan is significant given his successful track record in business and investment.

Cuban’s business advice is highly valued. His belief in the importance of sales and perseverance in entrepreneurship is well-documented. His recent tweet further emphasizes his belief in the power of innovative ideas and the potential of young entrepreneurs.

Cuban shared his strategy for success, stating that with just a phone and $500 , he could rebuild his fortune. This latest endorsement of a young entrepreneur’s business plan aligns with his belief in the potential of simple, yet innovative ideas.

Photo by Joe Seer on Shutterstock

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Engineered by Benzinga Neuro , Edited by Shivdeep Dhaliwal

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